La crescente diffusione dei droni e dei veicoli a guida autonoma apre nuove possibilità nel trasporto merci, nella sorveglianza e nella gestione delle emergenze, ma porta con sé anche interrogativi complessi legati alla tutela dei dati personali. A questo equilibrio delicato è dedicata la monografia «Droni. Il rapporto tra le pubbliche utilità e la privacy nell’esercizio degli unmanned vehicles», scritta dall’avvocata e dottore di ricerca Camilla Della Giustina, vicepresidente del Freight Leaders Council Young, con prefazione del professor Francesco Alessandro Querci.
Pubblicata da EUT Edizioni – Università di Trieste nella collana dei Quaderni della Rivista Trasporti, l’opera analizza come l’automazione, sempre più pervasiva in settori come la logistica, la mobilità urbana e la sanità, stia ridisegnando il confine tra innovazione tecnologica e diritto alla riservatezza.
Della Giustina sottolinea come i droni e gli unmanned vehicles possano rappresentare strumenti strategici per la transizione ecologica e digitale, capaci di migliorare la sicurezza e l’efficienza dei servizi pubblici. Tuttavia, evidenzia anche i rischi derivanti dalla raccolta involontaria di dati personali durante le operazioni di trasporto o monitoraggio, proponendo soluzioni giuridiche per bilanciare efficienza e tutela dei diritti.
La monografia, pur muovendosi su basi accademiche, mantiene un linguaggio chiaro e accessibile, e offre esempi concreti di impiego dei droni nel recapito di merci, nella gestione delle emergenze e nella sorveglianza urbana. Grazie a un approccio multidisciplinare che intreccia diritto, tecnologia, etica e urbanistica, il volume rappresenta uno strumento di riferimento per studiosi, operatori e decisori pubblici interessati a comprendere come le nuove forme di mobilità possano convivere con le garanzie della privacy.
Il libro, pubblicato nel maggio 2025, è disponibile online sul portale dell’Università di Trieste (qui il link diretto) e nelle principali librerie.