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Flussi in movimento

-3,2%: è il calo dei treni merci negli interporti italiani nel 2024. Uir: «Urgente invertire la rotta»

Ancora un anno con il segno meno: la diminuzione di traffico ferroviario negli interporti italiani arriva dopo che il 2023 aveva chiuso con una riduzione del 16,5%. I treni intermodali nel 2024 sono stati solo 40mila, in controtendenza rispetto al periodo pre-PNRR, quando invece l’intermodale ferroviario era in progressivo aumento. I dati emergono dall’incontro annuale dell’Uir che ha riunito a Venezia i maggiori interporti italiani. «Urgente rispettare i tempi dei cantieri – è l’appello – e sostenere il settore con un “terminal bonus” per riprendere la corsa»

+59%: è l’aumento di noli marittimi per i container dal 2019 ad oggi. E adesso regna l’incertezza…

Dopo un costante rialzo delle tariffe sulle principali rotte intercontinentali, si è registrata una lieve flessione a metà aprile, ma gli analisti del Drewry WCI prevedono comunque aumenti sulla scia dei dazi di Trump e della riduzione di carico su alcune direttrici. È un sali-scendi per i prezzi dei noli marittimi che hanno toccato il picco più alto durante la pandemia e da allora sono scesi (del 78%), anche se sono rimasti molto più alti rispetto al 2019. Secondo gli esperti non è l’offerta a determinare le oscillazioni, ma l’irrigidimento delle catene di approvvigionamento

+3,2%: è la crescita degli affitti per la logistica. Milano la più cara, a Bologna maggiori rialzi

È il trend di crescita dei canoni di locazione degli spazi destinati al magazzino o alle rimesse nelle maggiori piazze nazionali. A Milano si arriva a pagare 70 euro al mq/annuo, ma gli operatori stanno considerando anche territori secondari per abbassare i costi. Secondo il rapporto logistica di Scenari Immobiliari, che Uomini e Trasporti è in grado di anticipare in parte, per il 2025 si prevedono luci e ombre dettate, da una parte, dal calo dell’inflazione e, dall’altra, dall’instabilità geopolitica, aggravata dall’introduzione dei dazi di Trump

Da 84 a 58 dollari: è il calo del prezzo del petrolio in un anno spinto… dalla via «India-Medio Oriente-Europa»

La logistica è potere e spesso è in grado di creare movimenti carsici, che in superficie mostrano tutt’altro. Guardate per esempio il costo attuale del petrolio, in flessione decisa rispetto a un anno fa. La ragione apparente del calo risiede nella decisione dell’Arabia Saudita di aumentare la produzione. Ma sotto sotto, in realtà, la partita è logistica e si gioca per creare un’alternativa alla Nuova via della Seta cinese

10-20%: è l‘ammontare dei dazi promessi da Trump all’UE. Ma MSC non ci crede

Gli Stati Uniti sono un paese che importa tanto, ma esporta molto meno. A Trump tutto questo non piace e così per cercare un bilanciamento minaccia di innalzare i dazi sui prodotti di paesi a maggior deficit commerciale. Ma non è detto che poi lo farà. E anche MSC, che inaugura un collegamento Genova-New York con un transit time di solo 9 giorni, non lo reputa molto possibile

-20% è il calo «fisiologico» del mercato della logistica immobiliare: cresce la domanda di magazzini a basso impatto e personalizzati

Un calo fisiologico del 20% per il mercato della logistica immobiliare in termini di assorbimento di spazi immobiliari, come magazzini o uffici, nel 2024...

2,2 miliardi: è lo stanziamento 2025 per il credito d’imposta nella ZES Unica, ma nel 2024 gli investimenti crollano

Dai 9,4 miliardi di progetti programmati si è passati richiedere 2,5 miliardi di sgravi richiesti per la drastica riduzione della percentuale di incentivo, fissato dall’Agenzia delle Entrate al 17%. Anche quest’anno si replica. I trasporti rimangono fuori dall’incentivo che invece sostiene la logistica e i magazzini, mentre ferroviario e navale sono le filiere ritenute strategiche dal Piano della Struttura di missione della ZES Unica

15 volte: è il maggior costo di una spedizione a domicilio rispetto a quella in negozio

Tempo di festività e di regali. Già da due settimane precedenti al Black Friday si mette in moto una macchina logistica che, tra stress e sovraccosti, deve muovere un quantitativo merci che in qualche paese raggiungono volumi quasi doppi rispetto a quelli medi

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