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1° ottobre: parte o slitta il database sulla regolarità aziendale?

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Il 1° ottobre, il giorno in cui dovrebbe diventare operativo il database sulla regolarità delle imprese di autotrasporto, è ormai vicina. Molto probabilmente già il 29 settembre il presidente del Comitato Centrale dell’Albo, Maria Teresa Di Matteo, dovrebbe firmare il decreto che di fatto aprirebbe l’accesso del database a tutti – e in particolare ai committenti – visto che oggi è consultabile, all’interno del Portale dell’automobilista, soltanto dalle aziende del settore, allo scopo di verificare la correttezza dello loro iscrizione.

Ma andrà veramente così? Al momento attuale certezze non ce ne sono. A seminare dubbi, in particolare, sarebbe una sorta di disfida in corso tra favorevoli e contrari a un rinvio dell’operatività. Tra questi ultimi spiccano le associazioni di categoria rappresentative degli artigiani. Sia Confartigianato Trasporti sia Cna-Fita, infatti, sembrerebbero orientate a un rinvio, giustificandolo soprattutto con i numeri, quelli che dicono che al momento attuale soltanto un autotrasportatore su dieci è andato a verificare la sua posizione. Altro motivo di preoccupazione, poi, verrebbe dal fatto che le aziende irregolari sono veramente molte. Ma non perché sia veramente tali – puntualizzano gli interessati – quanto perché nei file inviati all’Albo dai diversi enti coinvolti sono presenti molti errori dovuti a mancati aggiornamenti dei dati.

Tutta opposta invece la posizione di Fiap. Dal sito dell’associazione il presidente Massimo Bagnoli si dice assolutamente contrario a un rinvio, sia perché «il sistema funziona egregiamente», sia perché la motivazione della mancanza di tempo sufficiente da parte delle imprese a consultare il database è «falsa e fuorviante». «Per la verifica – spiega Bagnoli – occorrono dai 10 ai 30 minuti di tempo a seconda che ad effettuarla sia un esperto di informatica o un principiante». E a chi sostiene che comunque in generale gli accessi da parte delle imprese sono stati pochi, il presidente Fiap risponde che per un verso «il motivo vero del numero limitato di accessi è forse dovuto alla scarsa informazione da parte delle associazioni ai propri iscritti», per un altro che non esiste una percentuale definibile come ottimale. «Quand’è che potremmo ritenerci soddisfatti? – si interroga Al raggiungimento del 20, del 50 o del 100% ? E se le imprese che non sono regolari decidono di non fare mai laccesso per la verifica, cosa succede? il sistema non parte?». Proprio per questo Fiap dice molto esplicitamente che «il giorno 29 di settembre, quando in Comitato centrale si dovrà votare la delibera che dà il via a partire dal 1° di ottobre al sistema, voteremo contro qualsiasi proposta di rinvio, indipendentemente da chi dovesse proporla».

A questo punto tutto sta capire in quanti seguiranno l’associazione di Bagnoli su questa posizione e in quanti invece batteranno la strada del rinvio. E comunque tra breve sapremo come sono andate le cose.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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