Portogruaro-Cessalto: è quello compreso tra questi due caselli della A4 uno dei punti più sfortunati della rete autostradale italiana, uno di quelli maggiormente colpiti da incidenti. Stamattina l’ennesimo, per fortuna senza troppe conseguenze per l’autista, ma prodigo di parecchi disagi lungo la rete.
I fatti. Era circa le 9.20 quando un camion che viaggiava nel tratto di strada ricordato ha preso improvvisamente fuoco per ragioni ancora da appurare. Ciò che è certo è che, essendo carico di diverse tonnellate di carta da macero, le fiamme hanno trovato – come si dice – “pane per i loro denti”. In pochi minuti l’intero semirimorchio telonato è stato completamente investito dalle fiamme, anche se, a minimizzare l’impatto iniziale sulla circolazione, è stata la pronta reazione dell’autista, che si è spostato sulla corsia di emergenza e, prima di abbandonare definitvamente il veicolo, ha staccato il semirimorchio dal trattore, così da evitare il coinvolgimento della parte più pericolosa (oltre che più costosa) del mezzo, quella in cui si trova un serbatoio con diverse centinaia di litri di gasolio all’interno.
Tempo un quarto d’ora l’autostrada veniva chiusa con uscita obbligatoria a Portogruaro, in modo da favorire il sopraggiungere dei mezzi di soccorso da Treviso e da Motta di Livenza. Inevitabile a quel punto il formarsi di lunghe code, che hanno raggiunto quasi subito i sei chilometri, per arrivare poi fino alle 13 anche a picchi superiori ai dieci.
Per contenere i disagi è stato attivato anche il by pass lungo l’autostrada A28-A27, con rientro dei veicoli sul Passante di Mestre. Dopo le 13 finalmente l’autostrada è stata riaperta, anche se è rimasta tuttora chiusa la corsia di marcia sul luogo dell’incendio per consentire al personale di Autovie Venete di completare la verifica delle condizioni dell’asfalto. Proprio per questo ancora persistono tra San Stino e Cessalto, in direzione Venezia, due chilometri di coda.