Quante volte avete percorso la E45 imprecando sulle sue innumerevoli buche? E quante volte avete sentire parlare di progetti di conversione in autostrada? Due estremi che adesso raggiungono una sintesi in due appalti lanciati da Anas, finalizzati a dotare la Orte-Mestre di un carattere “smart”. Cosa significa? In pratica, di dotarla di infrastrutture avanzate, in grado di connettere la strada ai suoi utenti, così da consentire ai secondi di ottenere in tempo reale informazioni a tutto tondo sul traffico, sulle condizioni climatiche e ambientali.
Un primo bando di gara d’appalto, già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, vale 30 milioni di euro, tocca un itinerario che comprende le strade statali 675 Umbro Laziale, la 3bis Tiberina e la 309 Romea, per un totale di 400 km complessivi e fa parte di un progetto più imponente di rivisitare l’intera E45-E55 sulla base di un investimento di 1,6 miliardi di euro, prevedendo anche rifacimento della pavimentazione, l’ammodernamento dei viadotti, delle gallerie e degli svincoli. Vogliamo entrare più in concreto? In pratica – precisa Anas – la strada «sarà dotata di due macro sistemi tecnologici: uno di comunicazione e l’altro di energia. Per la connessione degli utenti è previsto un servizio di wi-fi “on motion” che permetterà una continuità del segnale ai veicoli in movimento anche a velocità autostradali. Il conducente potrà essere informato in tempo reale sulle condizioni dell’arteria e sugli eventuali percorsi alternativi che dovessero rendersi necessari in caso di incidenti, cantieri o chiusure improvvise per maltempo o emergenze».
In più c’è il lancio dell’SOS direttamente dal veicolo, sfruttando a questo scopo un’App che consentirà di effettuare le stesse operazioni di quando ci si ferma presso una colonnina SOS, con il vantaggio però di non dover scendere dal veicolo e di operare soltanto tramite il proprio smartphone.
Molto interessante è anche il Dedicated Short Range Communications, vale a dire uno standard che consentirà di implementare servizi interattivi di infomobilità, sicurezza e connettività e di generare servizi basati sul dialogo “veicolo-infrastruttura” e veicolo-veicolo. O ancora la creazione di un’isola verde, vale a dire di un contesto dotato di moduli di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili ogni circa 20/30 km, così da riuscire a rendere l’infrastruttura autonoma dal punto di vista energetico e quindi a contenere i costi per la sua manutenzione, senza considerare che le stesse isole potranno fungere da punto di ricarica per i veicoli elettrici, per i droni e per gli altri mezzi per la logistica.
Il secondo bando di Anas, anche questo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, vale 40 milioni di euro in tre anni e servirà, molto più semplicemente, alla manutenzione e al ripristino degli impianti tecnologici in galleria sulla tratta E45 Orte-Cesena. E forse è in questo contesto che le buche potranno finalmente essere ricoperte…