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Amazon si allea con Shell per potenziare la logistica delle spedizioni

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Come si fa a incrementare la propria redditività vendendo via web? Semplice: tagliando i costi di spedizione e di logistica. E tanto più le vendite sono cospicue, tanto maggiori si profilano i risparmi. Tanto che Amazon, autentico colosso del settore, sta studiano da tempo le modalità con cui entrare a piedi uniti anche in questo tipo di attività. Fino a ieri, però, sembravano chiacchiere futuribili, affidate al volo di qualche drone. Oggi invece l’attività dell’azienda statunitense guidata da Jeff Bezos segue strade più semplici e soprattutto più concrete. Stando a quanto riferisce il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, a partire da questa estate il gigante dell’e-commerce sta testando una modalità di spedizione a Monaco di Baviera affidando a 10 distributori di carburante Shell. A quanto si sa, cioè, dovrebbe essere un sistema con cui rendere disponibile la merce presso le aree di rifornimento a chi a casa non riesce a essere presente per ritirare la spedizione. Sistema già sperimentato da altri corrieri, ma pure dalla stessa Amazon in Usa e nel Regno Unito.

La fonte citata dal quotidiano tedesco è affidabile, visto che è Istvan Kapitani, il manager della multinazionale petrolifera, e proprio per questo viene letto come una sorta di attacco frontale nei confronti delle multinazionali delle spedizioni, a partire da DHL.

In Germania Amazon potrebbe confidare su una rete Shell di almeno 2.000 punti di distribuzione. In Italia, invece, la partnership con la casa petrolifera non potrebbe funzionare allo stesso modo, perché Shell, pur essendo presente sul mercato, non dispone più di un’autonoma rete di distribuzione carburanti.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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