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Ancora da sciogliere il nodo delle spese non documentate: l’autotrasporto artigiano trema

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Passano i giorni e il nodo delle deduzioni per le spese non documentate non si è ancora sciolto. In cosa consiste il nodo? Sinteticamente, è questione di soldi. Nell’incontro avuto con le associazioni di categoria lo scorso 23 giugno il ministro dei Trasporti Graziano Delrio aveva annunciato di aver firmato il decreto per la messa a disposizione dei 120 milioni per le riduzioni compensate sui pedaggi autostradali e quello della formazione. I problemi sorgono invece sugli altri versanti, costituiti da spese non documentabili, rimborso del contributo al Servizio Sanitario Nazionale e incentivi agli investimenti.

Ma tra tute la questione legata alle spese non documentabili è centrale, anche perché incombono i relativi versamenti che sarebbero da effettuare entro il 7 luglio. Il ministro lo sa e proprio per questo ha cercato di contenere le soluzioni  – così come riportate dal presidente di Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè – in due direzioni:
– la riduzione delle cifre previste
– lo spostamento delle risorse destinate agli investimenti su tale intervento.

Ovviamente, una volta battezzata una di queste strade, sarà necessario formalizzare i relativi provvedimenti normativi. Anzi, proprio per questo motivo Delrio aveva promesso di individuare una soluzione entro tre giorni dal momento dell’incontro. E quindi forse già nella giornata di oggi potrebbe venir fuori qualcosa.

Nell’attesa Amedeo Genedani, il presidente di Confartigianato Trasporti (associazione con rappresentanza artigiana e quindi molto sensibile alla questione) ha subito mostrato i muscoli spiegando di essere «molto preoccupato per la situazione che riguarda gli importi delle deduzioni delle spese non documentate». Ma soprattutto ha invitato il governo alla coerenza, ricordando che «nel verbale d’intesa siglato il 27 gennaio 2015 dal Governo con le Associazioni di categoria dell’autotrasporto, veniva affermato che la deduzione sarebbe stata garantita per gli stessi importi del 2013».

«Per questo – ha concluso Genedani – non vogliamo tagli o riduzioni e ribadiamo con forza, ancora una volta, che l’autotrasporto artigiano, che Confartigianato Trasporti rappresenta, non può sempre sobbarcarsi da solo tutte le spese e vedersi ridotti quegli stanziamenti necessari per il proprio presente e il proprio futuro».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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