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Anticipo della pensione a 63 anni: anche gli autisti di camion tra le categorie coinvolte

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Quando possono andare in pensione gli autisti di veicoli pesanti? Dipende da cosa trasportano. Perché chi porta in giro persone svolge un lavoro usurante, chi provvede a movimentare merci invece fa un lavoro come un altro. E quindi dovrebbe andare in pensione come tutti gli altri, vale a dire a 67 anni.

Attenzione, però: abbiamo usato il condizionale non a caso. Nelle ultime settimane, infatti, il governo ha lanciato l’APE, vale a dire l’anticipo pensionistico, che partirà dal maggio 2017 e sarà concesso a chi ha 63 anni e 20 di contributi oppure si trova a non più di 3 anni e 7 mesi dalla maturazione del diritto alla pensione. Le possibili forme di questo anticipo però non sono tutte convenienti. C’è per esempio quella volontaria, per la quale la pensione prima del tempo viene “prestata” da un istituto bancario al quale poi bisognerà restituirla con un carico di interessi intorno al 4,6%. In quella di impresa, invece, il finanziamento proviene direttamente dalle imprese sulla base di un accordo aziendale. Insomma, la prima alla fine è un prestito gravato di interessi, la seconda è abbastanza complicata.

La più interessante invece è l’APE social destinata, oltre che ai disoccupati senza più ammortizzatori, ai disabili o ai lavoratori con disabile in famiglia, anche a chi ha iniziato a lavorare presto (12 mesi di contributi prima dei 19 anni) o a chi ha svolto lavori gravosi. Ebbene, sebbene la cosa verrà ufficializzata soltanto con l’approdo del DDl di Bilancio alla Camera (che inizierà la prossima settimana), sembra proprio – è a comunicarlo è stato lo stesso ministro del Lavoro Poletti – che all’interno di questa categoria di lavoratori dovrebbero entrare anche i conducenti di camion.

C’è ragione di gioire perché l’anticipo pensionistico social, contrariamente agli altri, non espone all’obbligo di dover restituire (seppure con lunghe rate) quanto avuto per l’anticipo. Ciò significa che chi è a 3 anni e 7 mesi dalla pensione e ha almeno 63 anni potrà anticipare l’uscita dal mondo del lavoro senza perdere una lira dei contributi versati.

Un’opportunità importante che, vi spiegheremo nei dettagli, non appena sarà confermata in forma legislativa.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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