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Approvata la Manovra: ecco quanto interessa l’autotrasporto

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Nella seduta di ieri, la Camera dei Deputati ha approvato il DL 138 del 13 agosto 2011, relativo alla cd. “Manovra di Ferragosto” con tutte le modifiche apportate nella prima lettura dal Senato.
In attesa della pubblicazione in GU (prevista per questo fine settimana) ecco in sintesi le disposizioni che interessano l’autotrasporto:
Modifica art. 83-bis. Con un’ulteriore modifica alla normativa sui costi minimi di esercizio, si consente la stipula di accordi di settore anche oltre il 12 giugno 2011 (limitatamente ai contratti scritti di autotrasporto, ai sensi dell’art.6 D.Lgv. 286/2005).
Con questa modifica si è inoltre stabilito che l’entrata in vigore di detti accordi venga subordinata al parere preventivo della Consulta e che gli stessi siano pubblicati con Decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Ripristino del SISTRI. Diventerà operativo il 9 febbraio 2012 per tutte le categorie di soggetti a esso obbligati (eccetto i produttori di rifiuti pericolosi fino a 10 dipendenti, per i quali il sistema scatterà a giugno 2012).
Tenuto conto delle complicazioni operative registrate in passato, questa nuova disposizione impegna il ministero dell’Ambiente a effettuare una “verifica tecnica delle componenti software e hardware del sistema, anche ai fini dell’eventuale implementazione di tecnologie di utilizzo più semplice rispetto a quelle attualmente previste, organizzando, in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, (appositi – ndr.) test di funzionamento”.
Aumento dell’IVA. Per incrementare il gettito fiscale e ridurre il disavanzo del bilancio, è stata approvata la disposizione che aumenta dal 20 al 21% l’aliquota iva ordinaria. Non vengono invece toccate le aliquote iva ridotte del 4 e 10%. L’aumento diviene operativo già da domani (dal giorno successivo alla pubblicazione in gazzetta della legge di conversione).
Introduzione dell’IPT Progressiva. È stata confermata la disposizione originaria del decreto legge che elimina l’IPT in cifra fissa e introduce quella progressiva. La maggior imposta (scatta anch’essa dal giorno successivo alla pubblicazione in GU) si applica nel momento della trascrizione dell’atto di vendita, anche se questo è stato stipulato prima.
La nuova IPT produrrà un notevole aumento del carico fiscale sulle nuove immatricolazioni e sui passaggi di proprietà dei veicoli adibiti al trasporto di merci che, si vedranno quadruplicare gli esborsi. Per esempio: se per immatricolare un trattore stradale, oggi è richiesta una IPT pari a circa 196 euro, con la nuova norma si dovrà pagare più di 800 euro.
Mancata abrogazione di alcune feste civili. Sono state ripristinate le festività civili del 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno, mentre verranno eliminate tutte le festività patronali, con eccezione di quella di Roma (29 giugno), in quanto prevista dal Concordato.
Confermata la riduzione a 2.500 euro per il libero utilizzo del denaro contante. In precedenza il limite era fissato a 5mila euro (DL 78/2010). Questo viene ora ridotto, per consentire maggiori accertamenti fiscali e una maggiore lotta al sommerso.
Confermata la liberalizzazione dell’accesso all’esercizio delle professioni e attività economiche. Da questa disposizione sono esclusi i taxi e NCC e non riguarda nemmeno il settore dell’autotrasporto di cose in conto terzi, in quanto la professione è regolata da vincoli dell’ordinamento comunitario (regolamento UE 1071/2009) e non suscettibile di ulteriore liberalizzazione per disciplina nazionale.

 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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