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Asaps boccia il giallo semaforico. «tre secondi sono troppo pochi»

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Giordano Biserni, presidente dell’Asaps – associazione amici e sostenitori della polizia stradale – in una intervista pubblicata oggi su Il Resto del Carlino di Reggio Emilia – ne è convinto: i tre secondi di stacco tra il verde e il rosso semaforico (contraddistinti dal giallo o arancione) sono troppo pochi. «il codice della strada non prevede una durata specifica – dichiara Biserni – Diciamo che, operando con il buon senso e per l’esperienza che abbiamo maturato, sarebbe consigliabile farlo durare almeno 4-5 secondi. Con una durata troppo breve dell’arancione si rischia di mettere in difficoltà gli automobilisti, più che aiutarli». Automobilisti, ma non solo, visto che ad avere a che fare con i semafori sono anche i conducenti di veicoli commerciali e industriali, alle prese con mezzi certamente più ingombranti di un’auto. Per Biserni, grande sostenitore della sicurezza stradale, la durata ridotta induce i conducenti a scegliere se affondare il piede sul pedale dell’acceleratore oppure su quello del freno «si rischia di mettere in piedi un sistema che crea angoscia nel conducente, inducendolo a frenate improvvise o accelerate in prossimità del semaforo». Il presidente Asaps si esprime anche sui dispositivi del cosiddetto vigile elettronico sostenendo che «ben vengano i controlli elettronici: se ben usati, sono dispositivi per prevenire incidenti. Ma non bastano: tanti aspetti della sicurezza stradale non sono verificabili dall’elettronica. Come l’uso incontrollato del cellulare alla guida, le cinture di sicurezza, i tempi di guida dei camionisti. In questi casi servirebbe una maggiore presenza di divise sulla strada, mentre purtroppo ne vediamo sempre meno».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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