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Autista siciliano beccato in Svizzera con doppia card e 23 ore di guida: 2770 euro di multa

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Niente da fare: i furbetti del tachigrafo non desistono, nonostante l’intensificarsi dei controlli e le salatissime multe conseguenti alle infrazioni. L’ultima conferma qualche giorno fa in Svizzera, dove un autotrasportatore italiano di 56 anni è stato fermato al valico di Stabio Gaggiolo per un controllo da parte della Polizia cantonale. Mal gliene incolse, poiché l’autista, residente in provincia di Catania, è risultato essere alla guida da ben 23 ore consecutive. L’escamotage utilizzato è sempre più diffuso: il camionista possedeva una seconda carta conducente, intestata ad altro collega italiano, che nascondeva – pensate un po’ che astuzia – nella calza sinistra. Alternando le due schede nel tachigrafo digitale poteva così permettersi il lusso (?) di guidare per quasi un giorno intero. E non era un fatto sporadico: l’uso della doppia carta era di routine. Ora l’autista è stato denunciato al Ministero pubblico per infrazione all’Ordinanza federale sul lavoro e riposo per grave infrazione alla legge federale sulla circolazione stradale. Nel mentre ha già dovuto versare a copertura delle spese 3.000 franchi svizzeri (circa 2.774 euro) e gli è stato impedito di continuare il viaggio con il fermo del veicolo. Ne valeva veramente la pena? Inutile rispondere.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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