Cattive notizie per il mercato dei trasporti italiano. Dopo che a metà anno la percentuale di carichi rispetto ai mezzi disponibili si era collocata ai minimi storici, anche nei mesi da agosto a ottobre il disavanzo tra carichi e mezzi è rimasto elevato. Secondo le valutazioni del Barometro Trasporti di Timocom, in Italia, nel terzo trimestre 2016, il rapporto carichi/mezzi è precipitato dal 40:60 di luglio fino al 20:80 di settembre e lì è rimasto fino ad oggi (19:81). Mancano le merci da caricare e il mercato si conferma statico e poco promettente. Se poi aggiungiamo che a novembre storicamente i carichi si abbattono non c’è da stare allegri.
Da salvare rimane poco: il mercato interno (48:52), che resta stabile, e la Francia (52:48), che invece è in forte crescita, ma che da sola non può certo risollevare la situazione. Continua il periodo no della Germania che mostra oggi un rapporto di 29:71, migliore rispetto all’ultimo report, ma largamente insoddisfacente. Il mercato in entrata è più soddisfacente, ma anche qui l’abbondanza del 2015 appare lontana. Protagoniste le solite Nazioni: la capolista è l’Austria (67:33), seguita da Repubblica Ceca (63:37), Ungheria (62:38) e Slovenia (57:43).
La situazione in Europa – Il terzo trimestre 2016 europeo ha fatto registrare un rapporto carichi/mezzi finale di 55:45, sino a qui il periodo più ricco di carichi dell’anno. Luglio è stato il mese più fruttifero con una quota del 54%, confermando il trend di crescita costante degli ultimi 3 anni. In agosto i carichi sono diminuiti al 51%, per poi risalire a settembre al 61% contro il 39% di mezzi disponibili, valore record dell’anno e dato nettamente superiore rispetto agli anni precedenti (52% e 53% rispettivamente nel 2015 e nel 2014). Inoltre nel terzo trimestre, nella piattaforma di gestione dei trasporti TimoCom, sono state inserite complessivamente più offerte di carichi e mezzi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Previsioni di fine anno – Non mancano le incertezze per il mese di novembre, che nel 2015 crollò di ben 11 punti percentuali. “L’economia tedesca, con il suo mercato del lavoro stabile e l’ottimo livello di consumi, potrebbe però fungere da motore trainante per tutta l’Europa”, commenta al riguardo Marcel Frings, Company Spokesman di TimoCom. Va però notato come l’Italia spesso si sia posta in controtendenza col resto dell’Europa e come non ci siano al momento segnali di una crescita dei carichi nel trasporto tricolore. Insomma, la speranza è ultima a morire, ma un cauto pessimismo è quanto di meglio possiamo aspettarci al momento.
Carichi/veicoli disponibili **Relazione inversa**
Italia – tutti gli altri Paesi 19/81 38/62
Italia-Italia 48/52 ——-
Italia-Francia 52/48 19/81
Italia-Germania 29/71 18/82
Italia-Svizzera 18/82 12/88
Italia-Repubblica Ceca 11/89 63/37
Italia-Gran Bretagna 30/70 06/94
Italia-Spagna 27/73 21/79
Italia-Austria 15/85 67/33
Italia-Belgio 08/92 10/90
Italia-Paesi Bassi 07/93 11/89
Italia-Ungheria 17/83 62/38
Italia-Slovenia 15/85 57/43
Italia-Polonia 18/82 33/67
** Dati al 16/11/16, ore 10:30-11:00