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Barometro trasporti Timocom: in Europa carichi in forte calo, l’Italia si difende e recupera

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In un momento di calo europeo generalizzato delle offerte, il mercato dei trasporti italiano tiene duro e registra percentuali di carichi superiori alla media europea. Lo affermano i dati provenienti del Barometro Trasporti di Timocom che In Italia, nel primo trimestre 2016, vedono un andamento progressivamente migliorativo, almeno da marzo in poi. A un gennaio infatti con un rapporto carichi-mezzi 42:58 è seguito un crollo al 30:70 nel mese successivo. Ma da quel momento l’offerta di merci è cresciuta prima al 38% (marzo), poi al 40% (aprile) fino al 47% odierno. Chiaramente non sono cifre entusiasmanti, specie se misurate con le performance strepitose dello scorso anno, ma comunque si tratta di un trend incoraggiante anche in vista del resto del 2016.

Se c’è invece qualche segnale che preoccupa è il mercato interno. Il rapporto carichi/mezzi, che nella seconda metà del 2015 era restato stabilmente tra l’80 e l’85%, è sceso oggi al 64:36, dopo che a marzo era precipitato addirittura al 50%. Anche qui, però, la linea del grafico sta puntando verso l’alto e le previsioni sono abbastanza ottimistiche.

Nei rapporti con gli altri Paesi solo conferme. I partner più graditi rimangono la Francia, che si colloca tra il 65 e il 72%, e la Germania che, dopo un febbraio anomalo da 40/60, è poi schizzata  su fino al 74% di oggi. Le altre Nazioni molto più tiepide e distaccate.

Nel mercato in entrata viceversa cattive notizie. Cala notevolmente il serbatoio dell’Est Europa, con l’eccezione della Repubblica Ceca (61:39). Nel resto delle relazioni il rapporto carichi/mezzi si situa intorno al 50% o meno, il che indica un mercato poco dinamico.

La situazione in Europa: Se l’Italia ha cominciato l’anno a rilento, in Europa non si sta certo meglio, anzi. Il rapporto carichi-mezzi nei primi tre mesi dell’anno è stato di 30:70. Una debolezza di fondo che però pare negli ultimi giorni mostrare un’inversione di tendenza, con una lenta fase di ripresa. In particolare, all’inizio di gennaio, il barometro dei trasporti di TimoCom registrava una percentuale di carichi del 36%, sei punti percentuali sotto il valore medio dell’anno precedente. Ma il picco negativo è stato raggiunto in febbraio, quando per il 21% dei carichi offerti c’era ben il 79% di mezzi disponibili: negli ultimi cinque anni è stato il mese più debole in assoluto.

«Tutto ciò si deve – spiega Marcel Frings, Chief Representative di TimoCom – al timore di atti terroristici e alla crisi dei migranti che hanno spinto a chiudere nuovamente i confini anche nell’area Schengen. Il flusso delle merci, che prima scorreva liberamente, ora incontra nuovi colli di bottiglia«. Una valutazione confermata anche dall’Associazione federale della Logistica tedesca (BVL) che commenta: «L’imponderabilità riguardo a un inasprimento dei controlli alle frontiere nell’area Schengen suggerisce prudenza agli operatori logistici, che si attendono nuovi sviluppi e processi di adattamento da pagare a caro prezzo».

Peraltro a marzo si è segnalata una maggiore quantità di merci da trasportare, portando la percentuale di carichi a salire di 12 punti fino a quota 33% (2015: 40%) e dettando così il passo per i prossimi mesi, in cui si attende una crescita del numero di carichi di trasporto della piattaforma TimoCom.

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La redazione di Uomini e Trasporti

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