Ancora una volta il mercato italiano dei trasporti conferma il suo ruolo di “bastian contrario” del Continente. Secondo l’osservatorio del Barometro Trasporti di Timocom, infatti, in Europa nell’ultimo trimestre del 2014 la percentuale di carichi è rimasta al di sotto della media (45:55) a causa della sfavorevole congiuntura economica. Ma in Italia si è verificato il fenomeno inverso, un surplus di carichi con un rapporto decisamente positivo di 56:44.
In particolare, guardando agli ultimi tre mesi dell’anno appena passato, lo stacco più rilevante si è avuto a dicembre. Se infatti a ottobre i valori europei e italiani erano stabili a 48:52 e allo stesso livello, in calo, in novembre (38:62), è nel mese delle Feste natalizie che il nostro Paese si distacca sensibilmente: in Europa il rapporto è 49:51, da noi giunge addirittura al 61:39. Se quindi il 2014 per la UE si chiude con un eccesso di offerte di mezzi di 7 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente, nella Penisola lo sbilanciamento è di segno opposto per una quota dell’11%.
Se guardiamo perciò all’arco temporale dei 365 giorni dobbiamo constatare che si è trattato per le aziende italiane di un’annata caratterizzata da andamenti anomali e continui saliscendi, spesso in controtendenza rispetto al trend continentale. A inizio 2014 l’Italia aveva iniziato con una quota carichi eccellente del 58%, per poi calare intorno al 50% nei mesi primaverili e andando indiscutibilmente sotto la metà in estate. A settembre improvvisa risalita a 57% e poi ancora giù, fino all’exploit dicembrino. La morale è che il mercato è talmente schizofrenico che fare previsioni, anche a breve termine, diventa complesso e scarsamente affidabile. Va inoltre sottolineato come le cifre di fine 2014 siano comunque inferiori per i carichi rispetto al 2013, con un divario intorno ai 5-15 punti, il che dovrebbe creare qualche campanello d’allarme nella testa degli operatori.
Dedicandoci ancora per un attimo all’ultimo trimestre, va rimarcata la brillantezza del mercato interno, sempre sopra al 70% e oggi con un rapporto carichi/mezzi di 79:21. Nelle relazioni con gli altri Paesi, poi, emergono Francia e Germania (rispettivamente 80:20 e 74:26), seguite da una sorprendente Austria al 67%.
Nel mercato in entrata vincono ancora i nostri partner transalpini (87% di carichi, con il 13% di mezzi) e tedeschi (79:21), ma Svizzera, Spagna, Austria, Belgio e Paesi Bassi sono a una spanna, con percentuali dal 76 al 74%.
Nonostante turbolenze e montagne russe, Marcel Frings, chief representative di TimoCom, vede rosa per il 2015. “La domanda è di circa il 9% superiore rispetto all’anno precedente – afferma – Ciò significa che la situazione del mercato europeo è complessivamente positiva”.
Carichi/veicoli disponibili** Relazione inversa**
Italia –Tutti gli altri Paesi 54/46 68/32
Italia-Italia 79/21 ——-
Italia-Francia 80/20 87/13
Italia-Germania 74/26 79/21
Italia-Svizzera 55/45 76/24
Italia-Repubblica Ceca 57/43 54/46
Italia-Gran Bretagna 56/44 69/31
Italia-Spagna 33/67 76/24
Italia-Austria 67/33 75/25
Italia-Belgio 46/54 74/26
Italia-Paesi Bassi 37/63 74/26
Italia-Ungheria 46/54 12/88
Italia-Slovenia 44/56 30/70
Italia-Polonia 47/53 27/73
** Dati al 08/01/15, ore 10:30-12:00