Nel periodo estivo si moltiplicano i casi di infrazioni al Codice della strada nel trasporto pesante, forse perché l’idea dei trasgressori è che durante le feste la soglia di attenzione della Polstrada si abbassi. Si tratta ovviamente di un’impressione errata; anzi i mesi caldi sono spesso l’occasione per mettere in campo controlli specifici per l’accertamento delle violazioni in materia di autotrasporto di cose, per la prevenzione della concorrenza sleale e per la corretta applicazione delle pause e tempi di guida.
Due esempi proprio ieri in Nord Italia confermano questa tendenza.
Il primo caso riguarda un autotrasportatore svizzero che stava eseguendo un trasporto di cose per conto terzi in regime di cabotaggio, in qualità di vettore. Peccato che non esistano accordi fra lo Stato italiano e quello elvetico per svolgere tale attività. Com’è noto, infatti, il cabotaggio si configura come un trasporto all’interno dei confini nazionali, svolto da un vettore comunitario su commissione di una ditta italiana. L’autista rossocrociato appartiene però a un Paese extracomunitario ed è abilitato solo a effettuare un trasporto Svizzera-Italia- Svizzera. Il mezzo pesante, partito dalla terra di Gugliemo Tell, aveva invece caricato una grossa quantità di cemento in una località in provincia di Bergamo ed era poi ripartito verso la Valtellina, dove avrebbe dovuto depositare la merce.
Pesanti le sanzioni della Polizia Stradale: multa di 5.000 euro per il conducente per trasporto di materiale in regime di cabotaggio; ritiro della carta di circolazione e fermo amministrativo del mezzo pesante. Anche la ditta caricatrice e quella destinataria della merce sono state sanzionate con un verbale di 3.000 euro.
La seconda vicenda si è svolta vicino a Belluno, lungo la SS 47 Valsugana. In questo caso un autotrasportatore in transito con un carico di circa 800 litri di cherosene, fermato per un controllo, si è visto contestare dalla Polstrada la mancanza di alcuni requisiti di regolarità. In particolare, sul veicolo mancava l’equipaggiamento di sicurezza ed erano carenti le misure prescritte per il trasporto di merci pericolose su strada.
Anche in questo caso dure le sanzioni: 3.200 euro di multa, 22 punti in meno sulla patente professionale e veicolo sottoposto a fermo amministrativo, con sospensione della carta di circolazione.