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CCNL, la CNA-Fita non firma l’acconto di 35 euro:«È un accordo che non dà certezze»

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È proprio di ieri, 6 giugno, la notizia sull’acconto di 35 euro suifuturi aumenti da definire nel rinnovo del CCNL: In realtà l’accordo non èunanime. Tant’è che CNA-Fita fa sapere che non ha firmatoil «capitolo autotrasporto» in quanto ritiene – come scrive in una nota – che«l’accordo economico raggiunto sull’anticipo dei 35 euro di fatto nongarantisce alcunché e non definisce un percorso chiaro per la gestione delrapporto tra imprese e lavoratori: all’aumento non corrisponde nessuna misuracerta ed immediata per il contenimento dei costi, inoltre non mette al riparole imprese dalla possibilità che gli vengano richieste le somme maturate comearretrati a titolo di indennità di vacanza contrattuale. La mediazioneraggiunta non permette alle aziende di conoscere, oggi, quanto dovranno realmentepagare complessivamente al termine di questa trattativa per il rinnovocontrattuale». 

Inoltre, prosegue la CNA-Fita non cisono garanzie che tutte le interessanti ipotesi di contenimento dei costi e di flessibilitàpreviste nel resto del documento «si possano realmente raggiungere tramite latrattativa da sviluppare con gli accordi di secondo livello. Anche su questoaspetto infatti mancano specifici incentivi».
«Peccato – ha commentato CinziaFranchini, presidente nazionale CNA-Fita – è un’occasione mancata perconsolidare il dialogo. È chiaro a tutti che il costo del lavoro in Italia comein Europa è diventato la vera discriminante per la competitività oltre che perla sopravvivenza delle nostre imprese. Per questo non si può accettare unaccordo che non dà certezze. In questo momento le nostre aziende hanno bisognodi chiarezza e di essere tutelate da chi sul mercato opera senza regole oaddirittura facendo finta di rispettarle. Sul costo del lavoro la concorrenzasleale è altissima per questo ci sarebbe bisogno di accordi più solidi e conmaggiori sicurezze».
Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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