Nevica, le strade si bloccano e in molti se la prendono con i camion, fatta eccezione del ministro Toninelli che punta il dito suila società che gestisce l’autostrada del Brennero. È un po’ la sintesi dello scorso fine settimana, trascorso all’insegna del cattivo tempo in buona parte del Nord Italia. Le ricadute peggiori, in termini di traffico, si sono registrate lungo la A22, dove l’autostrada è stata chiusa sabato 2 febbraio per lunghe ore tra Chiusa fino al confine di Stato in direzione nord, creando una colonna di camion lunga più di 12 chilometri. E nel blocco sono rimaste vittime centinaia di veicoli, pesanti e leggeri, rimasti praticamente intrappolati e sostenuti dall’intervento della protezione civile che ha distribuito cibo alle persone. Poi, da poco prima della mezzanotte, l’autostrada è stata riaperta. Il traffico è andato scemando molto lentamente, anche perché i camion non potevano riprendere la normale marcia, in virtù del divieto di circolazione. In compenso sono scoppiate le polemiche.
La prima polemica l’ha sollevata la stessa concessionaria dell’autostrada che, in una nota, ha spiegato come, «i pesanti disagi alla circolazione delle ultime 24 ore sono stati in massima parte causati dal mancato rispetto delle regole», vale a dire da veicoli che non hanno rispettato «l’obbligo vigente lungo tutta la A22 di montare pneumatici invernali, o avere a bordo le catene da neve». E il riferimento era diretto soprattutto a qualche camion colpevole di essere entrato in autostrada privo di catene o di pneumatici invernali.
La seconda polemica invece ha visto come protagonista lo stesso ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, che ha dichiarato di volerci «vedere chiaro sui disagi che si sono verificati negli ultimi giorni sulla A22 autostrada del Brennero. È infatti già in corso un’ispezione per verificare che il concessionario sia intervenuto adeguatamente per garantire la sicurezza degli utenti, come prevede la convenzione». Il tutto, ovviamente, strumentale al rinnovo di una concessione autostradale, scaduta da tempo e che il ministro vorrebbe affidare a una gestione completamente pubblica, giudicandola «più conveniente per i territori e per chi viaggia». Toninelli ricorda però che «l’attuale concessionario, la cui gestione non si può dire sia stata soddisfacente in questi giorni, e che in questi anni di proroga ha continuato a godere di ricchi profitti, ha fatto ricorso contro la rivoluzione che stiamo mettendo in atto». Ma il ministro ha aggiunto di aver imboccato, sul tema della gestione delle autostrade, una strada completamente nuova, finalizzata a garantire «pedaggi più bassi ed equi, servizi migliori e utili reinvestiti sul territorio» e che non ha intenzione di tornare indietro.
Per la gestione dell’autostrada è stata già istituita la Brenner Corritor, società di cui fanno partela Regione Trentino Alto Adige e le due province autonome, ma che probabilmente vedrà l’ingresso anche di Comuni locali.
Infine, la terza polemica è quella sollevata dal Codacons, l’associazione dei consumatori protagonista di due iniziative: la richiesta di indennizzi automatici per tutti gli automobilisti rimasti bloccati da parte della società autostradale che gestisce la A22, giustificandola con la totale assenza di informazioni e la mancata chiusura dei caselli e utile a evitare vere e proprie azioni legali; la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Bolzano per chiedere di indagare gli autisti dei camion entrati in autostrada senza catene e gomme da neve «non solo per interruzione di pubblico servizio e concorso in blocco stradale, ma anche per il grave reato di sequestro di persona, considerato che come conseguenza del loro comportamento scorretto migliaia di cittadini sono rimasti ore e ore bloccati in autostrada».