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Chiusura ferrovia del Reno: Arcese-Grimaldi attivano servizio ro-ro

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Il protrarsi della chiusura della linea ferroviaria del Reno all’altezza di Rastatt (dal 12 agosto scorso), a causa di uno smottamento che ha provocato un cedimento dei binari, oltre a una ripresa dei flussi di merce sull’asse nord-sud Europa sono le principali responsabili del consistente deficit di capacità di carico attualmente in corso con conseguenti ripercussioni per l’economia italiana e per le imprese che effettuano trasporti intermodali.

Per far fronte alle richieste di viaggi e ai carichi arretrati i gruppi Arcese e Grimaldi hanno avviato un servizio ro-ro tra i porti di Anversa e Savona. «I camion attualmente disponibili non sono sufficienti a supplire la mancanza di treni lungo il corridoio svizzero e le soluzioni di backup messe in campo ad oggi dalle ferrovie sono ancora poco affidabili e comunque non sufficienti in termini di capacità – afferma Marco Manfredini direttore operativo del Gruppo Arcese – Gli ordini dei nostri clienti, dopo il consueto periodo di stasi estiva, stanno rientrando nel pieno dell’operatività comportando una concentrazione nei terminali ferroviari di semirimorchi pronti per essere caricati e limitando di conseguenza la capacità di accettarne di nuovi».

Il servizio ro-ro è partito il 2 settembre scorso con una prima nave partita verso l’Italia con 30 semirimorchi imbarcati. Un servizio che al momento ha una frequenza settimanale, tempi di transito di 7 giorni e capacità di carico di oltre 100 semirimorchi.

L’obiettivo di questa soluzione, che consolida la partnership tra le due aziende, è garantire al mercato una più ampia capacità di carico per far fronte all’emergenza, recuperare gli arretrati di spedizioni e, alzando un po’ lo sguardo, fronteggiare nuove richieste. Allo stato attuale, infatti, le soluzioni di backup ferroviarie hanno una capacità limitata che non supera il 50% di quella ottimale e le infrastrutture terminalistiche sono sature. «Grazie a questa operativa short-sea, unitamente ai servizi di backup ferroviari attivati e alla flotta di automezzi di proprietà, stiamo mettendo in campo tutta la nostra capacità nel ricercare soluzioni per minimizzare gli impatti della chiusura di Rastatt – aggiunge Manfredini, – Siamo molto soddisfatti del supporto ricevuto dal Gruppo Grimaldi anche in questa emergenza e della velocità di implementazione di un servizio che speriamo essere decisivo nel supportare le necessità dei nostri clienti in questo momento così delicato».

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