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Confiscate due aziende di autotrasporto in odore di ‘ndrangheta

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Un’operazione del nucleo investigativo di Reggio Calabria ha portato alla confisca di due società di autotrasporto con sede a Rosarno – Calabria Trasporti e Medma Trans – insieme a quote di un fondo comune di investimento per un valore complessivo di 2,2 milioni di euro intestate almeno formalmente a di Domenico Fortugno, un imprenditore calabrese di 35 anni, accusato di essere contiguo alla ‘ndrangheta, in particolare alla cosca Pesce di Rosarno, egemone nella Piana di Gioia Tauro. La confisca fa seguito a due condanne che già pendono sull’uomo: quella a 16 anni per associazione per delinquere di stampo mafioso e una a 5 anni per intestazione fittizia, aggravata da finalità mafiose, delle società di autotrasporto.

L’indagine è partita riscontrando una evidente discordanza tra il reddito dichiarato da Fortugno e il patrimonio di cui realmente disponeva. Di seguito è stato appurato che le società di autotrasporto, di cui Fortugno non era titolare di fatto, erano state avviate e consolidate dalla cosca Pesce.

Un aiuto in tal senso è giunta da una collaboratrice di giustizia che ha spiegato che Fortugno, una volta sposatosi con la cugina del boss Francesco Pesce, avesse cambiato attività diventando da rapinatore a imprenditore, pur non avendo alcuna risorse finanziaria. 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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