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Contributi per quasi un milione di euro per installare filtri FAP su veicoli merci in Lombardia

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Tra i motivi di lagnanza dell’autotrasporto compare anche il mancato stanziamento degli incentivi per il rinnovo del parco veicolare. Il Comune di Milano, in modo ovviamente incidentale, ci mette in qualche modo una pezza, stanziando circa 981 mila euro da destinare all’acquisto e all’installazione dei filtri antiparticolato su veicoli adibiti al trasporto merci. Per la precisione a poter usufruire dell’incentivo, proveniente comunque da fondi statali (del ministero dell’Ambiente) sono gli N1 (veicoli per trasporto merci con massa massima non superiore a 3,5 ton), N2 (veicoli per trasporto merci con massa massima superiore a 3,5 ton ma non superiore a 12 ton) e gli N3 (veicoli per trasporto merci con massa massima superiore a 12 ton), alimentati a gasolio e appartenenti alle classi classe Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 ed Euro 4 di proprietà o in locazione finanziaria ad imprese, aventi la propria sede legale o operativa all’interno della Regione Lombardia.

Al momento attuale non si sa ancora da quando potranno essere presentate le domande (è comunque questione di giorni), ma è certo che i contributi:

– non potranno essere cumulati con altri aiuti;

– sono concessi soltanto a chi effettivamente acquista e installa un filtro antiparticolato capace di garantire un valore di emissione della massa di particolato pari o inferiore al limite fissato dalla normativa per la categoria euro 5;

– ha come tetto massimo il 40 % dei costi sostenuti e, comunque, mai oltre i 3.600 euro per dispositivo.

Forse sarà il caso di ricordare che da quest’anno i veicoli con massa superiore alle 7,5 ton non ricevono più il rimborso delle accise se non sono almeno euro 3. E in base a una nota (del 7 marzo 2016) dell’Agenzia delle Dogane «l’installazione su veicoli di categoria euro 2 od euro 1 di sistemi per la riduzione del particolato non comporta, di per sé, l’equiparazione di tali mezzi a quelli di cui alle categorie euro 3 o superiore».

Detto altrimenti, questi veicoli euro 1 o 2 possono prendere l’incentivo in Lombardia (incentivo che peraltro arriva da fondi dello Stato), ma non possono ottenere il rimborso concesso dallo Stato.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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