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Contrordine: In Unatras tra le associazioni dell’autotrasporto torna il sereno

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Qualcosa si muove all’interno di Unatras. Per mesi si era respirata un’aria di distanza o, per dirla con un eufemismo, di divaricazione delle posizioni tra le sigle che compongono il raggruppamento. Ma nella seduta del comitato di Presidenza che si è svolta venerdì 18 gennaio è successo qualcosa che va letto in chiave simbolica. Cerchiamo di capire in che senso.
Inutile ricordare che la CNA-Fita aveva diverse volte, negli ultimi mesi, assunto posizioni solitarie, anche rispetto al giudizio espresso sulla normativa sui costi minimi, preferendo battere la strada dei costi massimi e di una trattativa su altri piani con la committenza. Tutto ciò aveva stimolato un atteggiamento di diffidenza nei confronti delle altre associazioni.
Oggi tutto questo sembra svanire, tanto che al termine della riunione è stato sottoscritto un documento che non fa altro che ribadire da parte di Unatras la necessità di attuare la liberalizzazione regolata dell’autotrasporto e quindi di difendere la normativa sui costi minimi. Sotto, in calce al documento, compare la firma di tutte le associazioni, compresa quella del rappresentante della CNA-Fita (la calligrafia non è perfettamente leggibile, ma sembra di poter riconoscere la sigla del segretario nazionale Mauro Concezzi).
A quel punto, il presidente di Fai-Contrasporto, Paolo Uggè, ha subito espresso la speranza che «con questa ulteriore riconferma certe teorie bizzarre che attribuiscono la difesa dei costi alla sola Fai vengano a cessare». Come a dire, inutile continuare a sostenere che la Fita critichi i costi minimi, visto che ha firmato un documento in cu nei condivide la difesa. Non solo, perché la stessa presidenza – come spiega Uggè – «ha elaborato alcune proposte di iniziative per tutelare al meglio gli interessi delle imprese, a partire dalla richiesta sui costi incomprimibili della sicurezza, che verranno inserite nel documento, che unitariamente Rete Imprese Italia presenterà in occasione della manifestazione indetta per il giorno 28 gennaio». Quello stesso documento di cui aveva parlato proprio Uggè, appena qualche giorno fa sulla sua pagina Facebook, per denunciare il tentativo della CNA (non di Fita) di eliminare da tale testo «ogni riferimento ai costi della sicurezza del mondo del trasporto».
Questi due elementi – la firma congiunta del documento citato e la predisposizione di proposte da inserire nel documento di Rete Imprese Italia – dovrebbero far pensare a una composizione di ogni frizione.
Adesso il prossimo scoglio da affrontare sarà quello del rinnovo della carica di presidente e di segretario. La decisione in tal senso dovrebbe essere presa dall’Esecutivo di Unatras, in calendario per il 29 gennaio. Anche se sicuramente in seno alla Presidenza si saranno prese in considerazione alcune candidature possibili. E visto il clima conciliativo in corso, tutto lascia presupporre che i due ruoli di presidente e di segretario saranno ricoperti da un rappresentante della Fai e da uno della CNA Fita. Con un bella stretta di mano. Vogliamo scommettere?

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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