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Costi minimi: il governo promette alle associazioni di non toccarli

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Doppio colpo di scena. All’incontro previsto stamattina, 11 gennaio, al ministero dei Trasporti non soltanto si è presentato il Vice Ministro Mario Ciaccia (quando invece il governo nei giorni passati aveva detto di voler attendere la pronuncia del TAR del 13 gennaio), ma soprattutto ha dichiarato espressamente che il Governo «condivide la necessità di consentire agli autotrasportatori il riconoscimento dei costi incomprimibili della sicurezza, come già previsto dalle vigenti disposizioni e al riguardo ha ricordato di aver già accolto un ordine del giorno del Parlamento in tal senso». Poi, però, visto l’aspro confronto in corso tra autotrasportatori e committenza, ha aggiunto di ritenere opportuno «l’avvio di un confronto tecnico fra tutti i soggetti interessati, finalizzato a una semplificazione della norma che ne renda più praticabile l’applicazione».
In ogni caso – e questo è forse il terzo colpo di scena – ha annunciato in tempi brevissimi (forse già dalla settimana prossima) la pubblicazione del decreto interministeriale con cui disciplinare le procedure per l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 83 bis.
Ma non è tutto. Perché il vice ministro Ciaccia è andato oltre. Innanzi tutto ha confermato le risorse finanziarie già previste per il 2012. Quindi ha informato di aver intrapreso la definizione, insieme con il ministero dell’Economia, della norma con cui consentire per il 2012 il rimborso (almeno) su base trimestrale delle accise del gasolio. Al riguardo è stato tenuto anche conto dell’esigenza di superare il limite di 250.000 euro annui attualmente previsto per le compensazioni.
Sulle assicurazioni, invece, ha spiegato di aver avanzato una segnalazione all’Antitrust per attivare una verifica sull’eventuale esistenza di intese.
Rispetto all’accesso alla professione, poi, si è detto disponibile a riesaminare la questione (ambito di applicazione, gestore dei trasporti, esenzione dall’esame di capacità professionale in caso di esperienza decennale), anche alla luce di quanto previsto da altri Paesi europei. Sono inoltre stati avviati approfondimenti per la concreta applicazione del Regolamento comunitario in relazione al rispetto del requisito di capacità finanziaria.
Sui divieti di circolazione, quindi, si è ragionato sull’opportunità di individuare una modifica al codice della strada che, dal prossimo anno, consenta di rivedere il calendario degli stop ai veicoli pesanti divenuto troppo restrittivo
Per le associazioni di categoria si è trattato di un incontro molto positivo. Pasquale Russo, in veste di segretario nazionale di Unatras, ha dichiarato che «si sta imboccando la giusta strada per la definizione della controversia». Certo, il tono non è propriamente trionfale, anche perché ancora incombe la pronuncia del TAR del 13 gennaio. Anche se – malgrado il governo non si esprima sul punto – sembra ci sia stato un impegno per arrivare, in caso di accettazione della sospensiva da parte del Tribunale Amministrativo, a una pronta riunione dell’Osservatorio, con cui modificare opportunamente le delibere che contengono la fissazione dei costi minimi
Insomma, una buona giornata. E ce n’era tanto bisogno!

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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