L’azione collettiva di Uomini e Trasporti va avanti. Sono già molte (diverse decine, ma crescono con ritmo quotidiano) le adesioni da parte delle aziende. Molto interessante è che queste adesioni sono giunte da un po’ tutta la penisola, dalla Sicilia fino all’Alto Adige, e riguardano imprese di dimensioni molto diverse, da quelle piccole, interessate a chiedere la restituzione di un contributo di qualche migliaia di euro, ad altre con più di un centinaio di camion in flotta, per le quali la richiesta diventa molto più consistente.
Inoltre, se molte aziende hanno limitato il perimetro della richiesta al solo contributo Sistri, altre hanno deciso di allargarla fino a comprendere anche tutta una serie di costi direttamente e inequivocabilmente legati all’attivazione del sistema (montaggio delle black box, bollette delle sim, formazione per i delegati Sistri). Peraltro, come ha abbiamo già sottolineato in passato, il risarcimento di questi costi soggiace a un termine di prescrizione di cinque anni. E quindi, se facendo un rapido calcolo, vi accorgete che dal momento in cui avete sostenuto quelle spese sono trascorsi “quasi cinque inverni” e avete un interesse ad aderire, sarebbe opportuno prendere in fretta una decisione.
Se poi aveste bisogno di rinfrescare gli argomenti giuridici posti a sostegno della nostra azione collettiva potrebbe essere utile ascoltare questa breve intervista rilasciata a Ricicla.Tv dall’avvocato Massimo Campailla, che coordina lo sfaff di legali che lo Stuzio Zunarelli ha messo a disposizione di questa iniziativa.
Se invece vi servono ulteriori informazioni o volete conoscere cosa serve (vale a dire quali documenti) e quanto costa aderire, rimandiamo a questo link in cui trovate tutto.
Per ogni altra richiesta basta scrivere alla mail:
sistri@uominietrasporti.it
