Controlli più veloci sulle infrastrutture e sostegno al porto di Genova. È questo in estrema sintesi quanto ha chiesto l’ultimo giorno del 2019 la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ad Autostrade per l’Italia dopo il distacco di cemento dal soffitto della galleria Bertè lungo la A26 in direzione Genova. Dopo aver sentito il resoconto della società concessionaria, secondo cui la galleria aveva recentemente superato positivamente e senza criticità le verifiche condotte dalla società di controllo Spea e che quindi sarebbero stati necessari ulteriori controlli, la ministra ha chiesto ad Aspi di «ridurre da tre a due mesi i tempi di verifica di tutte le autostrade e le gallerie gestite dal concessionario e di aumentare il numero di squadre e di personale impegnato, così da poter effettivamente velocizzare i tempi di una prima tornata di verifiche». In più per la prima volta è stato istituito un Osservatorio tecnico che si riunirà ogni 10 giorni presso la sede del ministero per constatare il rispetto dei controlli che il concessionario si è impegnato a effettuare e per individuare le modalità di risoluzione delle eventuali criticità si dovessero creare. Peraltro, dal 1° gennaio la società Spea, attualmente impegnata nei controlli, termina il proprio mandato e quindi sarà effettuata una gara per individuare chi prenderà il suo posto.
Allo stesso tempo la ministra ha anche deciso di istituire un Osservatorio permanente di monitoraggio delle verifiche di sicurezza relative a tutte le strade e autostrade gestite in concessione, anche con il coinvolgimento di Ansfisa, l’agenzia per la sicurezza stradale e ferroviaria.
Ma non è tutto. Perché De Micheli, vista la criticissima situazione creatasi nella mobilità della città di Genova e nelle attività portuali messe in difficoltà dal rallentamento della circolazione dei camion da e verso il porto, «ha chiesto ad Aspi di fornire un supporto economico al Porto di Genova, danneggiato enormemente dalla congestione del traffico cittadino dovuta alla inattività di alcune strade interessate da cantierizzazioni e controlli». Da parte sua l’Autorità portuale di Genova, in accordo con i terminalisti, potrebbe anticipare le attività di carico e scarico dalle ore 6 alle ore 4 del mattino.