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Decreto Ilva: niente tasse da versare per le imprese di trasporto fino a fine dicembre

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Buone notizie per le imprese di autotrasporto che vantano crediti nei confronti dell’Ilva di Taranto. In attesa dell’esito dell’incontro odierno con il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, la nuova versione del decreto legge uscita dalle commissioni Industria e Ambiente del Senato contiene alcune misure di tutela delle aziende di trasporto merci.

Tra queste, la più significativa è la sospensione, estesa anche alle PMI, del versamento dei tributi erariali che scadono nel periodo compreso tra l’entrata in vigore della legge e il 15 settembre. Per lo stesso periodo sono inoltre sospese le procedure esecutive e cautelari relative a tali tributi. Sono stati interrotti pure i termini relativi ai versamenti derivanti da cartelle di pagamento, se “scaduti prima della data di entrata in vigore della legge di conversione”. Infine “le somme non versate per effetto della sospensione… verranno versate in un’unica soluzione entro il 20 dicembre 2015”.

La nuova versione del decreto legge recepisce gran parte delle osservazioni e delle proposte arrivate. L’intento del Governo è cercare di attenuare le proteste in corso da un mese nei siti Ilva. A Taranto, in particolare, i trasportatori hanno notevolmente ristretto l’accesso dei materiali nel siderurgico e non stanno movimentando nulla in uscita.

La commissione Bilancio del Senato ha nel frattempo approvato l’emendamento del Governo che prevede la conversione in obbligazioni delle somme sequestrate ai Riva. L’emendamento, suggerito dal procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco, faciliterà il trasferimento del miliardo e 200 mila euro sequestrati ai Riva e attualmente fermi in conti svizzeri in attesa del via libera dei giudici di Zurigo.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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