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Delrio: «L’80% degli incidenti gravi è causato dal cellulare». In arrivo nuove misure

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Che usare il cellulare mentre si è alla guida possa esporre al pericolo di incidenti è cosa che anche con il buon senso si intuisce. Così come è facile presumere che il numero degli incidenti causato dall’uso improprio del cellulare sia piuttosto elevato. Se però a quantificare questo numero è direttamente il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio le cose cambiano. Intervenendo all’assemblea dell’Unrae, l’associazione italiana delle case automobilistiche estere, il responsabile del ministero di Piazza di Porta Pia ha detto senza mezzi termini che l’80% degli incidenti gravi è provocato dall’uso del cellulare. E siccome ogni anno in Italia muoiono circa 3500 persone sulle strade, vale a dire quasi 10 morti al giorno, è molto probabile che il sacrificio immolato sull’altare della connessione a tutti i costi sia tragicamente elevato.

Numeri così allarmanti che lo stesso Delrio è apparso preoccupato, ma anche spiazzato. Ha detto cioè che «dobbiamo mettere in campo azioni nuove, fare qualcosa di innovativo» per combattare quella che ha definito un’ «autentica piaga della mobilità», ma non ha chiarito ancora cosa fare. Sta forse pensando a nuove e più pesanti sanzioni? Può essere anche se, oltre alle norme, ci sarebbe bisogno anche di sensibilizzazione e di educazione.

L’Asaps, che da tempo si batte per questo cattivo costume diffuso, ha proposto di sequestrare cellulare e patente, come a dire «ti tolgo entrambi perché non sai usarli». Una proposta che molti avevano giudicata quasi eccessiva. Certo che adesso, alla luce dei numeri diffusi dal ministro, anche ipotesi di questo tipo assumono contorni diversi.

Norme comunque già oggi ne esistono. Chi guida parlando a un telefono non collegato a un vivavoce o a degli auricolari rischia una multa che va da 161 a 646 euro e contempla in più la perdita di 5 punti della patente, che possono diventare 10 per chi ne è titolare da meno di 3 anni. Ma in caso di recidiva nell’arco di un biennio, può scattare anche la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Vorremmo porre soltanto una domanda a Delrio: quante persone vengono colpite da queste sanzioni? 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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