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Dopo il ricorso dell’Antitrust, Unatras chiede un incontro urgente al governo

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Diciamolo chiaramente: quanto tempo perso!
Dall’agosto 2008 tra imboscate parlamentari, pareri dell’Antitrust, ricorsi al TAR e via litigando l’autotrasporto ha vissuto uno dei più violenti conflitti tra parti sociali della sua storia. La committenza cioè non ha mai gradito l’art. 83 bis e ha fatto di tutto per cancellarlo. Non per sostituirlo, riconoscendo sacrosanto il principio che lo ispira, ma soltanto per rimuoverlo con ogni mezzo, costringendo ovviamente l’altra parte ad alzare sempre di più il muro della trincea. Così, dopo il ricorso del 4 giugno che l’autorità garante della concorrenza ha promosso al TAR del Lazio contro il comportamento del ministero, che non si era conformato all’intimazione di disapplicare la normativa sui costi minimi (in quanto a suo parere contraria alle disposizioni comunitarie), adesso arriva la “solita” e necessaria lettera di Unatras, a firma del segretario Pasquale Russo, che chiede un incontro urgente con il governo, ricordando comunque che stiamo parlando di una legge del Parlamento, già difesa dal ministro competente e unico strumento utile alla difesa della sicurezza stradale. 
In difetto di tale convocazione – conclude Russo mettendo le mani avanti – vi rappresentiamo sin d’ora che la scrivente riunirà i propri organismi direttivi per deliberare ogni iniziativa utile a tutela dell’art. 83 bis“. E quando nell’autotrasporto si dice “ogni iniziativa utile” si sa già a cosa si fa riferimento…

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Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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