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Dopo la calamita, il telecomando: autotrasportatore beccato a Modena col cronotachigrafo taroccato

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Il cronotachigrafo come la tv di casa? Scherzi a parte, siamo purtroppo alle solite. In questo caso un autotrasportatore serbo ricorreva al telecomando per accendere e spegnere quando ne aveva bisogno il congegno elettronico collegato al cronotachigrafo del suo camion. La Polizia municipale di Modena lo ha però scoperto durante una serie di controlli ai mezzi pesanti svolti insieme al Centro Mobile di revisione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Durante l’attività di ispezione sono stati fermati 60 veicoli pesanti, tutti stranieri, tra via Emilia Ovest e il casello stradale di Modena Nord. Quarantasette le infrazioni rilevate per inefficienze tecniche dei mezzi (pneumatici usurati, problemi alle luci o ai freni) o la mancata applicazione della normativa sulla documentazione obbligatoria per i trasporti internazionali.

Per quanto riguarda invece le alterazioni dei tachigrafi sono stati trovati in contravvenzione, oltre al conducente serbo, un altro suo connazionale e un autista ungherese che si servivano invece dell’ormai classico trucco della calamita. I tre, dipendenti di due imprese slovacche e una serba, hanno subìto il ritiro della patente e una sanzione da 1600 euro, oltre alla decurtazione di 10 punti sulla patente professionale.

Nel corso dei controlli sono state inoltre ritirate tre carte di circolazione, mentre quattro veicoli sono stati sottoposti a fermo amministrativo.

Nel frattempo è ancora sotto sequestro – come riferisce il sito Sulpanaro.net e altre webzine modenesi – un autoarticolato che durante analoghi controlli svolti dalla Municipale settimane fa era stato sanzionato perché esponeva una targa falsa, riproduzione di una targa bulgara. In quel caso, l’impresa proprietaria, una ditta di Milano, ha dovuto pagare una sanzione di 5 mila euro e il mezzo è stato sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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