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Fedespedi abbandona il tavolo del trasporto container

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Appare un po’ traballante il tavolo intorno a cui sono raccolte tutte le parti interessate al trasporto container, dalle rappresentanze dell’autotrasporto alle associazioni della committenza, allo scopo di fissare alcune regole concordate e condizioni operative chiare. Fedespedi ha infatti abbandonato il tavolo spiegando molto come sia impossibile rimuovere le inefficienze nel settore tramite «un’intesa contrattuale tra le parti», per la semplice ragione che queste «vanno considerate all’interno di un più ampio e complesso contesto globale, caratterizzato da tensioni in atto a livello globale e importanti mutamenti intervenuti negli ultimi dieci anni nel commercio internazionale». Ragion per cui, l’associazione presieduta da Silvia Moretto (nella foto) ritiene che, per migliorare la funzionalità delle attività portuali e dei nodi logistici sia «imprescindibile un approccio olistico, che assicuri il coinvolgimento di tutti gli interlocutori, anche istituzionali», finalizzato oltre che a conquistare l’efficienza del sistema, anche a «garantire regole equilibrate e valide per tutti e al tempo stesso a cercare soluzioni ad hoc per ciascuna situazione particolare, tutelando la pluralità degli attori all’interno della supply chain».

Fedespedi puntualizza comunque che, malgrado abbia abbandonato il tavolo, rimane comunque disponibile «a vagliare ogni proposta che possa portare beneficio all’intera comunità logistica».

 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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