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Fedespedi chiede chiarezza sulla pesatura dei container

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È trascorso oltre un anno dall’entrata in vigore degli emendamenti alla Convenzione Solas 74 e dall’introduzione dell’obbligo di pesatura dei container, ma le discussioni e i contrasti in materia ancora persistono. Ecco perché Fedespedi avanza una proposta precisa: quella di assegnare un apposito incarico da parte delle aziende clienti per la pesatura certificata dei container, laddove richiesta alle imprese di spedizione, nel caso di compravendita internazionale di merce caricata in FCL (Full Container Load) e con resa alle condizioni EXW (Ex-Works) o FCA (Free Carrier). Secondo la federazione degli spedizionieri internazionali, cioè, quello che serve è la formalizzazione di uno specifico mandato per la determinazione del cosiddetto VGM (Verified Gross Mass), dovuta al fatto che tale attività, indispensabile per l’imbarco della merce a bordo della nave, non è compresa tra le prestazioni accessorie al contratto di spedizione.

Ma non è tutto, perché la stessa federazione contesta la presunta confusione nata rispetto al ruolo dello “Shipper” in quanto, secondo la sua interpretazione, «quando l’impresa di spedizione si pone come tale, ciò è solamente in ossequio al contratto di spedizione così come definito dal Codice Civile, in base al quale l’impresa di spedizioni assume l’obbligo di concludere, in nome proprio e per  conto  del  mandante, un contratto di trasporto e di compiere le operazioni ad esso accessorie».

Più in generale, poi, Fedespedi si dice favorevole a fare chiarezza intorno a questa vicenda a livello di Incoterms, fissando la ripartizione dell’obbligo di pesatura certificata dei container e i relativi oneri tra venditore-mittente e compratore-destinatario.

Infine, a livello politico, la federazione degli spedizionieri considera il decreto che il ministero Infrastrutture e Trasporti dovrà emettere in ottemperanza al D.M. 6 aprile 2017 di recepimento della Direttiva n. 2015/719 sui pesi e dimensioni dei veicoli commerciali in cui si stabilisce che è il caricatore a dover fornire l’indicazione sul peso della merce, come l’atto normativo idoneo per attuare, rispetto al trasporto di merci containerizzate destinate a essere imbarcate su nave, il necessario coordinamento fra tale normativa e quella dettata dalla Solas rispetto ai documenti dichiarativi del peso del container o della cassa mobile trasportati attualmente richiesti dalla legge.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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