Dopo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi sul possibile scorporo di Iveco Group (ne abbiamo parlato qui), ora arriva la conferma ufficiale: Tata Motors ha lanciato un’offerta di acquisto volontaria sull’intero capitale di Iveco Group, per una valutazione complessiva di circa 3,8 miliardi di euro.
L’obiettivo è dare vita a un player globale da 22 miliardi di fatturato annuo e oltre 540.000 veicoli venduti all’anno, unendo le forze tra Europa, India e Americhe.
Sostegno unanime del Consiglio di Iveco
L’offerta – presentata attraverso una controllata interamente detenuta dal gruppo indiano – riguarda tutte le azioni ordinarie di Iveco, escludendo il Business Defence (che sarà ceduto a Leonardo), la cui separazione è condizione vincolante per il completamento dell’operazione.
Il Consiglio di Amministrazione di Iveco ha espresso parere favorevole all’unanimità, raccomandando agli azionisti di aderire. Anche Exor, che detiene il 27% del capitale e oltre il 43% dei diritti di voto, ha già garantito il proprio supporto. «Il Consiglio di Iveco ritiene che l’offerta sia nell’interesse di lungo termine dell’azienda del successo sostenibile del suo business e dei suoi dipendenti, clienti, azionisti e altri stakeholder», si legge nel comunicato congiunto di Tata Motors e Iveco Group, specificando che «l’operazione genererà importanti efficienze e ridurrà la volatilità del flusso di cassa», che la sede di Iveco resterà a Torino e che non ci saranno chiusure di stabilimenti né tagli al personale.
Le prossime tappe
Secondo quanto comunicato dalle due società, l’operazione è soggetta all’approvazione delle autorità antitrust e regolamentari, oltre al raggiungimento di almeno l’80% del capitale sociale da parte di Tata. Una volta superata questa soglia, il gruppo indiano potrà acquisire il pieno controllo di Iveco Group con l’obiettivo finale di «ritirarla» dalla Borsa di Milano. Il delisting, cioè la revoca della quotazione sul mercato Euronext, è infatti considerato un passaggio fondamentale per semplificare la governance e facilitare l’integrazione del nuovo gruppo.
Affinché l’offerta possa andare a buon fine, come accennato in aperura, è necessario però che Iveco completi la separazione del ramo Defence, che include le attività legate ai veicoli militari e che, come anticipato, sarà ceduto a Leonardo. Se la vendita non verrà perfezionata entro il 31 marzo 2026, sarà attivato un piano alternativo: il Business Defence verrà separato tramite scissione e conferito in una nuova società quotata, così da consentire comunque la conclusione dell’operazione principale.
Il closing dell’intera transazione è atteso nel primo semestre del 2026, una volta ottenute tutte le approvazioni e completata la riorganizzazione.