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Maggio boom per il mercato dei veicoli. Starace chiede all’Ue di prorogare l’introduzione del nuovo tachigrafo

Una crescita a maggio del 24% a maggio spinge al +12,3% quella nei primi cinque mesi del 2023. Un trend che tocca tutti i segmenti di mercato e che in parte capitalizza l’onda lunga delle consegne ritardate. Ma il 21 agosto entra in vigore l’introduzione della nuova generazione del tachigrafo. E secondo il presidente dell’Unrae questo contingenza potrebbe creare non pochi scompensi

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È un vento in poppa quello che è soffiato a maggio sul mercato dei veicoli industriali, facendo gonfiare – stando alle stime elaborate dal centro studi Unrae – le vele delle vendite fino a 2.957 unità immatricolate, con un incremento del 24% rispetto alle 2.373 dello stesso mese del 2022. Ma soprattutto è una crescita così importante che cambia i connotati dell’intero anno, visto che se si guarda alle immatricolazioni dei primi cinque mesi ci si trova davanti una crescita a doppia cifra, del 12,3%, con 12.311 veicoli venduti. E poi, ancora più importante, è una crescita trasversale, che interessa tutti i segmenti del mercato. I pesanti sopra le 16 ton lievitano del 22,9%, i medio-leggeri da 6,01 a 15,99 ton schizzano del 39% (anche perché negli ultimi tempi era il segmento più in sofferenza), i leggeri fino a 6 ton invertono la tendenza segnando il +20,7% sul 2022.

Gongola il presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae, Paolo A. Starace, descrivendo quanto accaduto come «un trend di mercato positivo». Nulla di imprevedibile, in realtà, in quanto, come spiega Starace, è ancora visibile l’effetto «dell’onda lunga di consegne di ordini consistenti già acquisiti nello scorso anno e della normalizzazione delle catene di fornitura. È facile attendersi un ulteriore impulso all’immatricolazione sino al mese di agosto, quando è prevista l’introduzione del tachigrafo smart di seconda generazione, per la quale al momento non è stata concessa alcuna deroga». Una circostanza che secondo il presidente preoccupa sotto due profili: «Da un lato – spiega – per i consistenti volumi di veicoli equipaggiati con il tachigrafo di prima generazione attualmente in stock presso le reti distributive che, se non immatricolati entro il 21 agosto, dovranno essere adeguati alla nuova normativa con un aggravio di costi; dall’altro per un prevedibile calo dei volumi di immatricolato nell’ultimo quadrimestre del 2023 a detrimento dell’intero mercato».

Da qui la richiesta rivolta da Starace alla Commissione Europea di concedere «una proroga dell’entrata in vigore che consenta un passaggio ai nuovi equipaggiamenti con tempistiche coerenti con le esigenze del mercato e lo status quo».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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