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Mercato veicoli in crescita: in doppia cifra industriali (+12,3%) e commerciali (+14%), leggero aumento per i trainati (+2,9)

Il buon risultato è trainato dalla fascia dei veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 ton, che segnano in marzo il +15,9% rispetto allo scorso anno. Chiudono, invece, in negativo i mezzi leggeri sotto le 6 t (-26,2%) e medio-leggeri sotto le 16 t (-4,8%)

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Mese positivo quello di marzo per il mercato dei veicoli industriali, commerciali e rimorchiati. Secondo il Centro Studi e Statistiche di Unrae, nel confronto con marzo 2022 si registra una crescita delle immatricolazioni dei veicoli industriali, con 2.632 unità contro le 2.344 dell’anno scorso (+12,3%). Complessivamente il volume dell’immatricolato dei primi tre mesi dell’anno chiude a +10,6% (7.377 unità verso 6.669 sullo stesso periodo 2022). Il buon risultato è trainato dalla fascia dei veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 tonnellate, che segnano in marzo il +15,9% rispetto allo scorso anno. Chiudono, invece, in negativo i mezzi leggeri sotto le 6 t (-26,2%) e medio-leggeri sotto le 16 t (-4,8%).

Per quanto riguarda i commerciali, torna il sereno dopo la leggera flessione di febbraio. Anche qui la crescita è in doppia cifra, un risultato frutto della migliorata situazione delle catene di fornitura. Con 19.045 veicoli immatricolati, l’incremento è del 14% rispetto alle 16.706 unità dello stesso mese 2022. Nel primo trimestre il numero complessivo è di 47.116 unità, +7,1% in confronto alle 44.011 immatricolazioni del gennaio-marzo 2022. Da segnalare anche l’ottima performance del noleggio a lungo termine, canale che ha raggiunto il 35% di quota di mercato. I mezzi elettrici salgono nel mese a una quota del 4,4% sul totale, frutto però dell’accumulo di veicoli non consegnati nei mesi precedenti a causa delle difficoltà di fornitura.

Sul fronte delle motorizzazioni, nel bimestre il diesel recupera 4 punti e sale all’80,1% delle preferenze. Cresce il Gpl al 3,8% di quota e i veicoli elettrici puri, che salgono al 3% del totale mercato. In contrazione il motore a benzina, che scende al 4,7% di share, e gli ibridi che si fermano al 7,9% di quota (oltre 4 punti in meno del 1° bimestre 2022). Il metano tocca infine appena lo 0,2% del totale mercato.
La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nel 1° bimestre 2023 aumenta del 3,6% a 185,6 g/Km (rispetto ai 179,2 g/Km dello stesso periodo 2022).

Da ultimo crescono, di poco, anche rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t. A marzo si registra un aumento del 2,9% (1.710 unità immatricolate verso 1.662) rispetto allo stesso mese 2022. Nei primi tre mesi dell’anno in corso sono stati immatricolati 4.358 veicoli trainati contro i 4.180 del trimestre 2022 (+4,3%).

LE PROPOSTE DI UNRAE

«Anche a marzo il mercato si mostra positivo, confermando un trend già in atto da agosto 2022 – commenta Paolo Starace, presidente della Sezione veicoli industriali di Unrae – Ancora una volta primeggia il segmento dei veicoli pesanti, che ha fatto registrare un +13,6% sul primo trimestre dell’anno. Invece soffrono ancora le alimentazioni a LNG, mentre si registrano i primi segnali di interesse verso i veicoli industriali elettrici a zero emissioni».
Starace ha anche segnalato l’anzianità del parco circolante «che non accenna a diminuire, mostrando un’età media di 14,3 anni. A questo proposito, è auspicabile un intervento deciso e risolutivo da parte delle istituzioni, senza il quale dovremo rassegnarci all’idea che sulle nostre strade circolino veicoli inquinanti e con bassi standard di sicurezza rispetto agli attuali mezzi in produzione».

Sul fronte dei furgoni il presidente Unrae, Michele Crisci, denuncia nuovamente la stagnazione del fondo disponibile per gli incentivi, che presenta a tutt’oggi un avanzo del 97%.
«Questo dimostra – sottolinea – che è necessario estendere gli stessi sia ad altre alimentazioni, compreso il diesel, a fronte di rottamazione e con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa, sia alle società di noleggio che possono contribuire ad accelerare la transizione energetica».

Per lo sviluppo della mobilità urbana delle merci a zero o bassissime emissioni, l’Unione sollecita anche lo sviluppo accelerato della realizzazione di punti di ricarica, con alcune proposte incentivanti come: l’introduzione di un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) dal 2023 al 2025; l’emanazione al più presto delle norme attuative (ormai in ritardo di un mese) per la realizzazione di punti di ricarica su strade urbane e superstrade, come previsto dai decreti MASE; l’accelerazione del procedimento di emanazione del Decreto attuativo MIMIT.

«Alla luce dell’approvazione dello schema di incentivi 2023 per l’acquisto di nuovi veicoli – sollecita infine Michele Mastagni, coordinatore del Gruppo rimorchi, semirimorchi e allestimenti – chiediamo che possa essere data rapida attuazione a tale misura e che siano resi disponibili al più presto i 25 milioni di euro a favore delle imprese di autotrasporto per il rinnovo e l’adeguamento del proprio parco circolante, così da immettere sulle nostre strade rimorchi e semirimorchi di ultima generazione sicuri e tecnologicamente avanzati. Inoltre, vista la recente e controversa nota interpretativa del MIT in merito alla lunghezza totale degli autoarticolati, ribadiamo ancora una volta, la richiesta affinché anche in Italia, in linea con quanto previsto in molti Paesi europei, possano circolare veicoli allungati nel rispetto del limite di lunghezza di 18,75 m previsto dall’attuale Codice della Strada».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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