Il ministro dei trasporti Maurizio Lupi è stato categorico. «I finti autovelox non sono in regola e possono anche costituire un pericolo».
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato di aver scritto al presidente dell’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) Piero Fassino (sindaco della città di Torino) ribadendo il suo parere negativo sui «dissuasori di velocità», il cui uso si sta diffondendo in numerosi Comuni.
I cosiddetti «finti autovelox» sono «dispositivi costituiti da contenitori vuoti in materiale prevalentemente plastico di varia foggia e colorazione che vengono posti a margine della strada con il dichiarato intento di condizionare la velocità dei veicoli». Per il ministero «non sono inquadrabili in alcuna delle categorie di dispositivo o di segnaletica previste dal vigente Codice della Strada» e pertanto «non sono suscettibili né di omologazione né di approvazione o autorizzazione». Il ministero aggiunge inoltre che i finti autovelox possono anche costituire un pericolo: «la loro eventuale dislocazione a bordo strada dovrebbe considerare la possibilità che tali manufatti possano costituire ostacolo fisso, ancorché posti al di fuori della carreggiata».
Il ministero quindi ha invitato il presidente dell’Anci, a dare diffusione della lettera «affinché le varie amministrazioni possano tenere conto delle considerazioni appena svolte nelle loro valutazioni che, peraltro, non dovranno prescindere da una valutazione complessiva della congruità della spesa, sia in termini specifici che sotto il profilo dei benefici conseguibili ai fini della sicurezza stradale».
Ed è quindi sorta la polemica tra chi sostiene invece che i cilindri arancioni che vediamo ai bordi delle strade anche se non contengono i dispositivi per il controllo della velocità, hanno una funzionalità di deterrente (o almeno così sostengono i comuni) perché chi si trova a passare sulla strada non può sapere se quello che si sta incontrando è un autovelox finto o funzionante e, nell’incertezza rallenta. Non è la prima volta che il ministro Lupi affronta l’argomento e, certamente, se ne parlerà ancora parecchio.
Finti autovelox: per il ministro Lupi sono fuori legge
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