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Francia: pedaggi anche sulle statali

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Si chiama Ecotaxe la nuova imposta per l’ambiente che verrà introdotta in Francia a partire dal 20 luglio prossimo per tutti i veicoli commerciali superiori alle 3,5 t su strade nazionali, tratti autostradali senza pedaggio e alcune strade extraurbane. La nuova Ecotaxe dovrebbe portare nelle casse dello Stato 1,2 mld di euro (2/3 da veicoli francesi, il resto da stranieri).

Quanto costerà
L’entità dell’Ecotaxe, stimata in media sui 12 cent/km, si basa su tre criteri: 
la categoria del veicolo (ptt e numero assi);
la classe di emissione (gli Euro 6 pagheranno solo 2,5 cent/km);
i km percorsi sulla rete soggetta all’imposta. 
In particolare si prevedono 3 categorie di veicoli: a due assi sopra o sotto le 12 t e a tre o più assi. L’entrata in vigore è prevista per la primavera (si diceva aprile ma forse scivola a giugno) in un’area test nella regione dell’Alsazia per poi estendersi il 20 luglio a tutta la rete stradale di circa 15 mila km (10 mila di statali e 5 mila di provinciali; si tenga presente che l’attuale rete autostradale a pagamento francese è di 9 mila km). Infine, la Francia ha previsto di applicare un’imposta ridotta rispetto al resto della nazione sull’utilizzo delle strade nazionali ed extraurbane in Bretagna (-40%), Aquitania e Midi-Pirenei (-25%).

La gestione dei pedaggi
L’altra novità legata all’introduzione dell’Ecotaxe francese è il sistema di gestione dei pedaggi che introduce una nuova tecnologia basata sull’utilizzo del sistema di geolocalizzazione gps con pagamento posticipato e l’utilizzo di un nuovo dispositivo che è indicato come il precursore dell’apparecchio unico europeo, quello che consentirà di viaggiare in tutta Europa senza dover allestire il parabrezza del proprio camion con una collezione di apparati. 
Per i viaggiatori meno assidui si potrà invece optare per un prepagato con Ecomouv, la società (controllata da Autostrade per l’Italia; quando si tratta di riscuotere gabelle noi italiani vinciamo anche le gare internazionali…) che gestirà la riscossione. In questo caso quindi il pagamento del pedaggio avviene in forma anticipata. 

Il dispositivo per il pagamento
Ma torniamo al dispositivo che è stato predisposto per il pagamento in automatico e posticipato. È stato costruito da Magneti Marelli (ma anche altre aziende stanno predisponendo i loro modelli), non è piccolissimo (143,2 x 98,1 x 46,4 mm) né troppo bello, ma è ricco di funzioni e di informazioni. La sua installazione è semplice: sul parabrezza con un doppio adesivo, mentre per l’alimentazione (anche se dispone di una batteria che dura tre anni) si può ricorrere alla presa dell’accendisigari oppure a un collegamento con l’impianto elettrico di bordo, nel caso di trasporto di merci pericolose è obbligatoria l’installazione in un’officina certificata che deve garantirla. Oltre al pagamento posticipato, i vantaggi della sua installazione prevedono sconti sulle tariffe (fino al 10%) e l’opportunità di utilizzare servizi di geolocalizzazione, utili per le società che ne sono sprovviste.

Da una criticità, un’opportunità
L’inserimento di una nuova tassa non fa certo piacere, ma visto che è inevitabile tanto vale considerare le opportunità che il mercato offre magari inserendola in un pacchetto di servizi in grado di rendere più semplice e meno onerosa la gestione della flotta o del singolo veicolo.
Prendiamo in considerazione, tra le presenti sul mercato, quella di DKV: già dal 2007 offre la fatturazione del pedaggio autostradale francese TIS PL, fornisce il DKV Box che consente di pagare dopo e ottenere sconti, permette una gestione dei pedaggi online nell’eReporting DKV, in cui vengono raccolte transazioni, liste dei viaggi per cui è stato pagato un pedaggio, prestazioni dei veicoli, dati sul consumo di carburante, ma anche report individuali riferiti al veicolo, alla card o alla tipologia di costo, fino all’individuazione automatica delle irregolarità, per esempio in caso di acquisti di eccessive quantità di carburante, se si percorre un tragitto non autorizzato o si superino i plafond di acquisto di carburante autorizzati. 
Poi, da questa scelta cadono a cascata una serie di altre opportunità.
Innanzi tutto il Box consente di pagare i pedaggi anche in altre paesi europei (Spagna e preso Portogallo) . Inoltre, se si accede al DKV Pedaggio Plus si ha un solo servizio di fatturazione per la liquidazione di tutti i pedaggi europei tramite un unico fornitore, mentre il Servizio formalità doganali include pure il pagamento con carta dei dazi doganali.
Relativamente all’Italia, invece, aderendo al Consorzio DKV si vanno a sommare i chilometri percorsi da tutti gli associati, così da ottenere il massimo livello di sconto, mentre per i veicoli particolarmente ecologici – a partire da Euro 4 – c’è un premio extra. 

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La redazione di Uomini e Trasporti

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