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Frode fiscale di 87 milioni nel trasporto container

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Otto persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di Massa Carrara accusate di diversi reati tributari. Tra queste figura Riccardo Trusendi, imprenditore dell’autotrasporto di 72 anni di Fivizzano molto noto soprattutto sul mercato ligure, titolare di una delle imprese da cui è partita l’indagine. Gli uomini delle Fiamme Gialle, infatti, hanno appurato che a una delle società di Trusendi facevano capo in realtà altre sette società, tutte attive nell’autotrasporto e in particolare nella movimentazione di container. E attraverso questo reticolo di società risulterebbero non dichiarati al fisco 87 milioni di euro di redditi. In più sarebbero stati evasi 21 milioni all’Ires, 6,9 milioni di Iva dovuta e 3 mnl non versata, 1,7 milioni di Irap, 1,5 milioni di contributi previdenziali non versati. Le sette società, di cui tre completamente sconosciute al fisco e due risultati praticamente prive di fatturato, erano intestate alle stesse persone, comprese la moglie e la figlia dell’imprenditore, figuranti come dipendenti delle società, ma che poi o non presentavano dichiarazione dei redditi o la presentavano per cifre irrisorie (in un caso addirittura per 1 euro di reddito).

Riccardo Trusendi era stato arrestato circa un anno fa, accusato di bancarotta fraudolenta e riciclaggio di denaro. In particolare secondo l’impianto accusatorio l’organizzazione di cui Trusendi faceva parte rilevava imprese di autotrasporto un attimo prima del fallimento o le creava apposta per spingerle alla soglia del tracollo finanziario acquistando veicoli e altri beni. A quel punto vendevano tutto e trasferivano i soldi (pare milioni di euro) all’estero. Ovviamente quando arrivavano i curatori fallimentari non trovavano più nulla all’interno dell’azienda.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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