Potrà prendere piede anche in Italia la protesta dei gilet gialli? «In Italia vedo una condizione sociale molto più tranquilla, noi dialoghiamo costantemente con tutte le associazioni degli autotrasportatori».Questo accostamento tra protesta e autotrasporto è opera del ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Lo ha espresso prima di entrare al Consiglio europeo dei ministri dei Trasporti, in corso a Bruxelles, argomentando questa vicinanza alle aziende di autotrasporto con il fatto che «nella manovra di bilancio abbiamo messo quelle norme minime sufficienti per garantire loro un sostentamento». E poi, facendo riferimento al Consiglio europeo a cui si apprestava a partecipare, Toninelli ha anticipato di voler «contrattare con gli altri Paesi europei che hanno regole sociali, cioè dei diritti nei confronti degli autotrasportatori più bassi, che vengono quindi in Italia a fare una concorrenza sleale con i nostri imprenditori», al fine di ottenere «regole uguali e comuni in Europa in modo tale che ci sia una concorrenza leale e che tutti possano andare anche oltre confine e non sopportare regole che siano meno vantaggiose per l’Italia».
E già ieri sera, partendo per Bruxelles, aveva sottolineato l’importanza di «avere regole più certe nell’autotrasporto, così da evitare che le imprese italiane subiscano il fenomeno della concorrenza sleale».
