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Il Porto di Ravenna diventa “Fast”

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“Port of Ravenna Fast Corridor” è un progetto che prevede la sperimentazione di nuovi servizi per la comunità portuale e per tutti gli operatori della catena logistica che collega lo scalo ravennate ai terminal terrestri.

Lo studio, sarà basato sull’adozione, nel Porto di Ravenna, di specifiche soluzioni TIC, sull’automazione dei varchi e sull’uso di corridoi doganali controllati mediante un progetto pilota in condizioni operative reali, coinvolgendo operatori privati e altre realtà che svolgono attività all’interno del porto.
Finanziato al 50% (per un valore di circa 900 mila euro) dall’Agenzia Europea per l’Innovazione e le Reti (INEA), il Progetto Europeo si iscrive nel Piano di Sviluppo dell’hub portuale di Ravenna con l’obiettivo di realizzare uno studio, orientato al mercato, sugli effetti derivanti dall’integrazione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) della piattaforma telematica del Porto (Port Community System), con i nodi logistici terrestri ed i corridoi TEN-T, all’interno delle reti di trasporto transeuropee.
E così, al consolidamento infrastrutturale dello scalo, alla base del Progetto “Hub Portuale di Ravenna” di prossima realizzazione finalizzato allo sviluppo del Porto di Ravenna, all’ampliamento del proprio bacino di utenza, alla diversificazione dei flussi di traffico e alla attrazione di merci a maggiore valore aggiunto, devono corrispondere miglioramenti e semplificazioni delle operazioni portuali di ingresso e uscita delle merci, per offrire alla catena logistica servizi più rapidi, più semplici, di migliore qualità e a più alto valore aggiunto.
Nei giorni scorsi si è tenuta la prima riunione dei partner -Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, UirNet, Terminal Container Ravenna, HUB Telematica e Scuola Europea di Alti Studi Tributari dell’Università di Bologna – coinvolti nel Progetto che si realizzerà nel corso del 2015, alla fine del quale, conclusi lo studio, la fase di sperimentazione e il collaudo dei nuovi servizi, sarà possibile valutare in che misura gli effetti di quanto sperimentato con il progetto pilota prefigurino l’adozione di soluzioni analoghe su più vasta scala e su una più ampia gamma di differenti merceologie.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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