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Il trasporto eccezionale a Lupi: «c’è bisogno di un correttivo o il 3 giugno metà parco veicoli è fuori legge»

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Le associazioni del trasporto eccezionale – AITE (associazione italiana trasporti eccezionali), ANNA (associazione nazionale noleggi autogrù e trasporti eccezionali) e CNA-Fita – hanno scritto al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e al suo viceministro Vincenzo De Luca chiedendo di sanare le criticità operative che le imprese di questo settore si troveranno a sopportare con l’entrata in vigore, il prossimo 3 giugno, del Dpr 31/2013. In particolare, secondo le associazioni, c’è il rischio che gran parte del parco veicolare in dotazione non sia più utilizzabile e a tale scopo auspicano un intervento del ministro finalizzato a ripristinare nell’immediato le condizioni acquisite, suggerendo le seguenti proposte in merito
– superare il limite dimensionale dei 2,55 metri di larghezza ed esplicitare un congruo ventaglio di tipologie di merci derivanti, per analogia, dalle classi merceologiche individuate dall’art. 13, comma 2, punto B, lettera “f” =  “Elementi prefabbricati compositi” – “Apparecchiature  industriali complesse per l’edilizia”;
– introdurre una norma transitoria che preveda il rilascio delle autorizzazioni periodiche per i veicoli che le avevano conseguite in precedenza pur superando i limiti di massa di cui all’articolo 62 del C.d.s. (eccezionali per massa) e ciò sino a quando i suddetti mezzi non verranno sostituiti. Come accaduto per l’introduzione del tachigrafo digitale dove i mezzi con la strumentazione analogica sono stati esentati fino alla rottamazione, allo stesso modo si potrebbe ovviare attraverso una deroga che legittimi i mezzi eccezionali attualmente in forza ad operare con le stesse modalità fino alla loro definitiva cessazione di utilizzo; 
– salvaguardare la possibilità che i veicoli eccezionali per massa possano continuare a conseguire autorizzazioni “singole” e “multiple”.
Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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