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Incidente mortale: la Cassazione riconosce concorso di colpa perché la vittima non indossava le cinture

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Porta la data del 31 ottobre la sentenza (n. 42492) con cui la Cassazione ha stabilito che, in caso di incidente stradale che aveva causato la morte di un automobilista, il responsabile del sinistro possa avere una diminuzione della pena, in ragione del fatto che la vittima, al momento dell’impatto, non indossava le cinture di sicurezza.
Nel caso in questione il responsabile del sinistro era oggettivamente tale avendo effettuato una manovra pericolosa: procedeva a forte velocità in diagonale nella carreggiata opposta. Ma la Corte fa notare che il mancato allacciamento delle cinture avrebbe di per sé un’ipotesi di concorso di colpa, da cui deriverebbe una diminuzione sia del risarcimento sia dell’eventuale pena. In termini penalistici la questione è rilevante perché comporta una diminuzione della pena nel caso in cui la morte di un individuo sia derivata dalla sua stessa imprudenza, negligenza o imperizia alla guida.Ma la sentenza comporta conseguenze anche in termini assicurativi, in quanto la valutazione del risarcimento di un danno potrà essere effettuata tenendo conto di eventuali fattori concorsuali. Inutile aggiungere che se si viaggia tenendo sempre le cinture allacciate, tutti questi ragionamenti sono pura astrazione.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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