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Interporto Torino: sensori senza fili per “pulire” la distribuzione urbana

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Lo scopo è quello di rendere sostenibile la logistica. Per raggiungerlo l’Interporto di Torino, tramite una collaborazione con il Politecnico di Torino, sta sperimentando sensori senza fili WIM e WSN, utili per ottimizzare i processi distributivi, soprattutto all’interno di aree urbane. I sensori sono stati affogati nella pavimentazione interna della piattaforma logistica e distinti per quattro macro-aree di attività, ognuna dotata di access point con modem GPRS per la trasmissione dei dati raccolti.
Il vantaggio del sistema è che non richiede un collegamento elettrico, funziona tramite un unico cablaggio sia per la configurazione che per l’alimentazione e, laddove fosse necessario rimuovere il manto stradale per manutenzione, si possono rimuovere i sensori senza per questo danneggiarli.
I dati raccolti fin qui sono positivi. I conteggi dei transiti di merce sono risultati affidabili nel 97% dei casi, mentre per conoscere oltre al numero dei colli anche il loro peso si è fatto ricorso a sistemi WIM in grado di rilevarlo direttamente dai veicoli in movimento, sistemati in appositi solchi ricavati nella carreggiata stradale.
Inoltre il sistema WIM consente di raccogliere informazioni sulla tipologia dei mezzi e di incrociarli con quelli relativi ai flussi, così da poter effettuare un’analisi attenta dei traffici e fornire indicazioni utili alla loro gestione.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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