«Voglio ringraziare trasportatori e operatori della logistica italiana. Senza di voi il paese si fermerebbe completamente, non avremmo i generi di prima di necessità e non potremmo rifornire gli ospedali. Grazie!». Sono le parole che dalla sua pagina facebook pronuncia la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. Un messaggio breve, espresso anche come ministra «di una città colpita come Piacenza», che serve non soltanto a inviare ai camionisti una testimonianza di «affettuosa gratitudine», ma anche a informarli che il ministero «sta costruendo un impianto di procedure perché possiate lavorare nel massimo della sicurezza».
Un messagio evidentemente sentito, ma anche giustificato dalle circostanze, da quelle «giornate complicate», come le chiama la ministra, rese tali non soltanto dall’emergenza sanitaria, ma anche da tutto il contorno generato dalla confusione. Gli operatori del settore, e in particolare gli autisti, nei giorni scorsi si erano lamentati di dover garantire la sopravvivenza del paese, senza che nessuno si preoccupasse della loro.
Si erano lamentati che le aree di servizio sulle autostrade chiudessero alle 18 senza lasciare la possibilità a chi continua necessariamente a lavorare per il bene di tutti di beneficiare di quei minimi servizi utili per consumare un pasto e per soddisfare esigenze fiosologiche e di igiene.
Si erano lamentati dei tanti luoghi di carico che chiedono mascherine, e poi guanti, e poi liquidi lavamani idroalcolici senza che questi prodotti fossero facilmente reperibili.
E poi su tutto questo erano piovute anche le diffidenze: della committenza, che non concede agli autisti nemmeno l’utilizzo dei bagni e degli operatori portuali che sul terminal Pra’ di Genova, pretendendo una disinfezione impossibile sui camion creand un’attesa di lunghe ore. Ma la diffidenza – ahinoi – ha lavorato anche per chiudere i confini. Quelli austriaci, innanzi tutto, dove i controlli della temperatura hanno creato fino a 90 chilometri di coda. Ma anche quelli sloveni, dove da ieri è addirittura vietato l’ingresso di camion italiani per il trasporto merci.
Ecco, a fronte di tutto ciò e a fronte anche delle sollecitazioni delle associazioni di categoria (l’ultima quella lanciata oggi da Confartigianato Trasporti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella) che invitavano le istituzioni a prestare attenzione a un settore sull’orlo di una crisi di nervi, la ministra De Micheli ha deciso di ringraziare chi continua a lavorare con spirito di abnegazione e sacrificio. Un ringraziamento che – ci si augura – sarà tanto persistente da rimanerle nella memoria anche quando, a emergenza finita, bisognerà lavorare per ricostruire. Con qualcosa di più rispetto a un atto di gratitudine.