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La Nuova Sabatini non si applica se l’acquisto di un veicolo serve soltanto a sostituirne un altro

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La Nuova Sabatini si può applicare all’autotrasporto? No, anzi sì o, meglio, soltanto in alcuni casi. È questa la striscia di incertezza che ha creato la legge che concede un contributo in conto interessi per agevolare l’acquisizione di macchinari e attrezzature. In questi macchinari non erano compresi inizialmente i veicoli industriali, fino a quando dal 1° gennaio 2015 il nuovo Regolamento comunitario 651/2014 non li ha inclusi.

A quel punto quindi sembrava che l’acquisto di un camion o di un semirimorchio potesse fruire di un contributo che – lo ricordiamo – è pari agli interessi valutati rispetto a un piano di ammortamento a rate semestrali con tassi al 2,75% per 5 anni.

Ma una nota del ministero dello Sviluppo Economico, la n. 40650 datata 28 maggio, torna sull’argomento, senza ovviamente eliminare l’ampliamento consentito da una normativa comunitaria, ma specificando che la possibilità di fruire del contributo per l’acquisto di veicoli e attrezzature per il trasporto va comunque correlata a una delle ipotesi di investimento indicate dal Regolamento europeo. E queste ipotesi sono espressamente quattro:

1)   la realizzazione di un nuovo stabilimento;

2)   l’ampliamento di uno stabilimento esistente;

3)   la diversificazione della produzione di uno stabilimento tramite l’inserimento di nuovi prodotti;

4)   la trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

Quindi, per scansare definitivamente il campo da ogni equivoco, la stessa nota puntualizza che l’acquisto di un veicolo soltanto per sostituirne un altro non rientra tra gli acquisti finanziabili.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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