Alexis Tsipras, il neo primo ministro greco, già al primo consiglio dei ministri aveva fatto tremare i polsi a tanti, compreso il colosso cinese Cosco, annunciando il blocco della vendita del 67% del porto del Pireo. La cessione da parte dello Stato dello scalo, infatti, era già in corso e aveva ristretto la rosa dei possibili acquirenti a quattro società, tra cui appunto la Cosco, interessata a rilevare il porto dopo aver acquisito due terminal container sullo stesso scalo.
Ma la Cosco non è la Troika e soprattutto ha già investito molti soldi nello Stato ellenico e, dopo aver già moltiplicato di otto volte il volume di container movimentati sul porto del Pireo, potrebbe creare molti posti di lavoro. Fatto che nello spazio di un paio di mattine qualcosa è cambiato e lo stesso premier ha annunciato che gli accordi con i cinesi saranno rispettati. Il ministro dell’Economia Giorgos Stathakis, poi, ha fatto anche qualcosa di più garantendo che il nuovo esecutivo greco «porterà avanti gli accordi del precedente governo. Abbiamo contatti molto stretti con la Cina».