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ANITA valuta azione legale contro l’ART

ANITA sta valutando un'ulteriore azione legale nei confronti dell’ART contestandole l’obbligo di versamento del contributo obbligatorio. Intanto ha inviato alle consociate che pagheranno il contributo, una bozza di lettera da inviare all'Autorità di regolazione dei Trasporti in cui si specifica che il pagamento è effettuato in mera via cautelativa, per poi chiedere la ripetizione delle somme non dovute a tempo debito.

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L’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici ha reso nota la sua volontà di valutare un’ulteriore azione legale nei confronti dell’Autorità Regolatrice dei Trasporti contestandole l’obbligo di versamento del contributo per l’anno 2021.

Ai fini di cautelare le società associate che procedono al pagamento del contributo, ha inviato loro una bozza di lettera da inviare all’ART per la ripetizione delle somme non dovute. Nella lettera l’impresa dichiara di procedere al versamento del contributo obbligatorio a puro scopo cautelativo con riserva di ripetere quanto pagato, maggiorato degli interessi legali, qualora l’autorità giudiziaria avrà accertato la natura indebita del contributo medesimo.

Entro il 30 aprile oltre alla registrazione e dichiarazione dei dati sul portale ART, le imprese sono chiamate a versare un terzo del contributo 2021, mentre i restanti due terzi dovranno essere versati entro il 29 ottobre 2021.

La mancata o tardiva trasmissione della dichiarazione, nonché l’indicazione nel modello di dati incompleti o non rispondenti al vero è passibile dell’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fino all’1% del fatturato, mentre in caso di mancato o ritardato pagamento l’ART può avviare la procedura di riscossione coatta e l’applicazione degli interessi di mora nella misura legale a partire dalla data di scadenza del pagamento.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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