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C’è l’intesa governo-autotrasporto: alle regole si aggiungono i soldi (compreso un maggiore bonus accise)

Il ministero, grazie all'azione della viceministra Bellanova, mette sul piatto oltre alle regole del protocollo, allargate rispetto alla prima versione, anche un impianto di sostegni economici che prevede anche l'aumento del bonus accise. E in più le regole saranno incluse già da domani dentro un decreto che varerà il Consiglio dei ministri. L'autotrasporto si impegna a revocare il fermo del 4 aprile

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Soldi e regole. È servito questo per mettere d’accordo governo e autotrasporto. I soldi, in quanto agli 80 (insoddisfacenti) milioni già previsti dal primo decreto Energia, adesso si aggiunge un pacchetto di norme economiche articolato che contempla:

– un aumento del bonus accise;

– l’implementazione a partire da quest’anno e fino al 2023 del Marebonus e del Ferrobonus per complessivi ulteriori 212,5 milioni per entrambe le misure;

– l’incremento dello sconto pedaggi e per le spese non documentate con ulteriori 20 milioni;

l’esonero per il 2022 del contributo dovuto all’Autorità di regolazione dei Trasporti.

Sul fronte delle regole, invece, c’è la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa in cui entrano:

  • i controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto anche mediante il coinvolgimento, in aggiunta a quanto già in essere, dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori; 
  • la revisione della regolamentazione dei tempi per il carico e lo scarico delle merci (con un incremento esponenziale degli indennizzi);
  • le misure semplificative e agevolative legate all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 1055/2020 (si ipotizzano sanzioni per limitare la subvezione);
  • l’impegno del Ministero a proseguire le iniziative a tutela delle imprese italiane contro i divieni unilaterali adottati in questi anni dal Land Tirolo.

Il Protocollo include pure:

– la velocizzazione, controfirmata da ministero delle Infrastrutture e da quello dell’Economia, del Decreto interministeriale per la ripartizione condivisa con le associazioni di categoria, per il triennio 2022-2024, del fondo di 240 milioni di euro destinati all’autotrasporto, al momento attuale al vaglio della Corte dei Conti e l’accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti.

Soddisfatta la viceministra Teresa Bellanova che parla di un risultato importante, «frutto di un confronto serrato e continuo in queste settimane con l’intero settore, autotrasportatori e committenza». Ma soprattutto la viceministra chiarisce che il pacchetto di disposizioni previsto dal protocollo salirà su un treno normativo che già il 18 marzo prenderà la forma di un decreto emanato dal Consiglio dei Ministri. Protocollo d’intesa che Bellanova definisce «un accordo quadro teso a garantire maggiori condizioni di equilibrio all’interno della filiera e a mettere in sicurezza gli autotrasportatori rispetto a variazioni nel costo del carburante. Allo stesso tempo si indicano anche modalità più stringenti rispetto ai contratti non scritti, dove diventa obbligatorio il riferimento ai costi indicativi aggiornati dal Ministero». Ovviamente a fronte di tutto questo c’è l’impegno della categoria a «revocare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto e di garantire la prosecuzione delle attività, senza interruzioni». 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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