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Come ridurre i costi del gasolio? La ricetta di Fai-Conftrasporto

Nel corso di una doppia audizione parlamentare, il nuovo segretario dell’associazione, Carlotta Caponi, ha proposto come temi da trattare al tavolo delle regole la sterilizzazione dell’Iva sugli acquisti di carburante per sei mesi, l'evidenziazione del prezzo del gasolio in fattura e l'esigibilità della clausola gasolio nei contratti sia scritti che verbali

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La richiesta generica riguardava l’urgenza di attivarsi sulle tematiche da affrontare intorno al tavolo delle regole, istituito con l’intesa raggiunta tra governo e autotrasporto dopo le proteste della scorsa settimana e composto con rappresentanti di committenza e associazioni di categoria allo scopo di comporre i conflitti interni alle filiere. Poi però all’atto pratico Carlotta Caponi, nuovo segretario generale di Fai-Conftrasporto, nel corso di una doppia audizione in Commissione Trasporti – prima al Senato e quindi alla Camera – si è concentrata in modo mirato sul gasolio, autentica emergenza che ha fatto lievitare i costi del settore e ha creato quel malcontento sfociato nelle scorse settimane in una protesta spontanea di autotrasportatori. 

In particolare Caponi ha definito come «fondamentali» tre azioni:

  •  la possibilità di sterilizzare l’Iva sugli acquisti di carburante per i prossimi sei mesi
  • l’evidenziazione del prezzo del gasolio in fattura
  • l’esigibilità della clausola gasolio (fuel surcharge) su contratti scritti e verbali per evitare che l’aumento del prezzo del carburante venga scaricato sul mondo del trasporto e, a seguire, sui cittadini in generale».

A margine, poi, il nuovo segretario ha sollecitato il governo a concludere «rapidamente» le intese raggiunge lo scorso 25 febbraio e anche a mettere «a disposizione le risorse, onde evitare pesanti ripercussioni su tutto il mondo dell’autotrasporto. 

Infine, ha espresso preoccupazione rispetto alle voci circolate relativamente a un possibile contingentamento delle forniture del carburante (oggi, per esempio, un distributore di Rimini ha avvisato che non avrebbe venduto più di 2.400 kg di metano al giorno e soltanto per mezza giornata), Caponi ha chiesto al governo di attivarsi, perché «senza gasolio il Paese rischierebbe una paralisi».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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