‘Colpo di calore’ per chi viaggia in autostrada. Con un emendamento a sorpresa sulla legge di conversione del Decreto Infrastrutture, dal 1° agosto scatterà un aumento dei pedaggi autostradali, a pochi giorni dal termine della pubblicazione del provvedimento in Gazzetta. La modifica andrà al voto lunedì 7 luglio in Commissione alla Camera.
In cosa consiste l’aumento
La proposta prevede che il canone annuo che le concessionarie autostradali versano ad Anas sia aumentatodi “un ulteriore importo, calcolato sulla percorrenza chilometrica, pari a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5». In A e B rientrano auto, camper e moto, mentre 3, 4 e 5 sono camion e traini. In sostanza ogni mille chilometri percorsi si pagherà un euro in più. Questo aumento, necessario per individuare una copertura finanziaria di Anas per far fronte alla ridefinizione della rete in sua gestione e all’incremento dei costi per l’illuminazione pubblica, verrà dunque pagato interamente dalle tasche degli utenti autostradali.
Esborso complessivo di 37 milioni di euro
Poiché il decreto scadrà il 20 luglio, l’emendamento entrerà in vigore il giorno successivo dalla pubblicazione in Gazzetta e l’aumento a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello di entrata in vigore, cioè il 1° agosto. Peraltro si tratta di una tassa permanente, che oltretutto verrà integrata ogni due anni con un decreto del MIT, adeguandola agli indici di inflazione. L’esborso complessivo nel 2025 per automobilisti e autotrasportatori è stimabile in 37 milioni di euro.