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Il Parlamento europeo approva la riforma della tariffazione stradale

Approvate le nuove regole che definiscono le tariffe che i Paesi Ue possono imporre ai veicoli che viaggiano sulle strade della rete di trasporto transeuropea (TEN-T). La principale novità è il graduale passaggio dall'attuale modello basato sul tempo a un sistema di tariffazione che prende in considerazione i chilometri effettivamente percorsi

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Il 17 febbraio il Parlamento europeo ha approvato la riforma dell’eurovignetta, ovvero il sistema di pedaggio europeo imposto ai veicoli industriali che viaggiano sulle strade della rete di trasporto transeuropea (TEN-T). La riforma prevede la graduale sostituzione entro otto anni delle attuali tariffe per i mezzi pesanti basate sul tempo, con nuove tariffe calcolate sui chilometri effettivamente percorsi. In questo modo viene rafforzato il principio cardine della politica ambientale dell’Unione Europea secondo cui «chi inquina paga», obbligando chi danneggia l’ambiente a coprire i costi.

Il nuovo sistema, insomma, incentiva i comportamenti virtuosi e batte cassa ai mezzi più vecchi e inquinanti. Oltre al vantaggio ambientale, obiettivo della nuova direttiva è quello di armonizzare la tariffazione stradale in tutta l’UE e aiutare a finanziare le infrastrutture stradali.

Le associazioni italiane dell’autotrasporto hanno espresso un parere sostanzialmente favorevole all’approvazione della riforma. Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti, parla di «importante pietra miliare per la decarbonizzazione nel trasporto merci su strada».

Anche Anita concorda con le nuove norme basate sul cosiddetto «chi inquina paga», sottolineando come esse siano «rivolte non solo ai mezzi del trasporto di merci, ma anche ai mezzi del trasporto persone, autobus e vetture, e sul fatto che veicoli moderni e puliti devono pagare di meno». Il Presidente Thomas Baumgartner ha evidenziato a questo proposito come «il 75% delle emissioni CO2 prodotte dal traffico è da ascrivere alle vetture, mentre solamente il 5,8% al trasporto merce stradale, anche perché il parco automezzi pesanti del trasporto merci si è maggiormente ammodernato rispetto al parco delle vetture negli ultimi anni e i nuovi veicoli pesanti EuroVI immettono meno sostanze nocive delle vetture con motore di pari classe».

Per approfondire l’argomento, vi segnaliamo la puntata del nostro podcast K44 – La voce del trasporto dal titolo «Come cambieranno i sistemi di pedaggio in Europa?», dove abbiamo fatto quattro chiacchiere sul tema con Paolo Cesaro, consulente del Gruppo Federtrasporti, e Michele Barneschi, political advisor per il gruppo S&D presso la commissione trasporti del Parlamento europeo.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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