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La sicurezza nell’autotrasporto tra nuovi obblighi e responsabilità

La formazione dei lavoratori ai fini della tutela della loro salute e sicurezza oggi è una priorità. Ma quanto costa la formazione? E quanto pesa individuare i fabbisogni formativi? Forse non tutte le aziende lo sanno, ma esistono varie formule di finanziamento della formazione professionale, tutte rivolte a sostenere la competitività di impresa e l’aggiornamento delle competenze adeguate allo sviluppo e all’innalzamento del livello di sicurezza sul lavoro. In questo contesto si muove Consorzio Global, realtà imprenditoriale che offre opportunità formative gratuite alle aziende della filiera del trasporto, mettendo a loro disposizione la propria competenza in tema di «formazione continua» e di accesso ai finanziamenti

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Nel primo bimestre dell’anno (dati Inail) è stato registrato un incremento pari quasi al 50% rispetto ai primi due mesi del 2021 nel numero di incidenti sul lavoro. Un dato impressionante, considerato il fatto che, di conseguenza, sono aumentati anche gli infortuni con esiti mortali (114 nei mesi di gennaio e febbraio 2022).

Non è quindi un caso che il tema della salute e sicurezza sul lavoro sia presente su molti tavoli di discussione, sia a livello tecnico-normativo che amministrativo: garantire la sicurezza sul luogo di lavoro è una necessità sempre più impellente, soprattutto nel settore dell’autotrasporto, dove i rischi specifici e interferenti sono sensibilmente gravi e complessi. Questo faro puntato sui livelli di sicurezza in ambito lavorativo ha dei risvolti pratici di cui è indispensabile essere consapevoli.

Fari puntati sulla sicurezza

Il DL 146/2021, convertito in legge il 17/12/2021, costituisce un’importante novità dal punto di vista normativo: il decreto si è posto come obiettivo principe l’aumento delle attività di prevenzione dei rischi per i lavoratori, a partire dalla progettazione di nuovi percorsi formativi per arrivare all’applicazione di nuovi obblighi e responsabilità per i Datori di Lavoro. Si tratta di una «mini riforma» del Testo Unico Sicurezza di cui è fondamentale avere una visione il più possibile chiara, per non incorrere in sanzioni che potrebbero diventare particolarmente onerose, sia a livello economico che di organizzazione del lavoro.

Parlando di responsabilità, l’allargamento della sfera di competenza degli organi di vigilanza (oltre all’ASL, anche l’Ispettorato Nazionale del Lavoro) comporta sanzioni più pesanti a carico del Datore di Lavoro e degli altri soggetti responsabili. Da non trascurare, sempre a carico del Datore di Lavoro, l’obbligo di nominare il preposto (per tutte le aziende) e di indicarne il nominativo con «una chiara comunicazione» per ogni contratto di appalto e sub-appalto. Infine, l’obbligo formativo già previsto dall’articolo 37 del D.Lgs. 81/2008 si estende formalmente al Datore di Lavoro, ai Dirigenti e ai preposti, con i relativi periodici aggiornamenti.

La formazione dei lavoratori

Per avere maggiori dettagli sulla durata e sul programma di questi nuovi corsi formativi, dobbiamo attendere la pronuncia della Conferenza Stato Regioni, che entro il 30 giugno prossimo dovrebbe emanare un nuovo Accordo, ma, alla luce di quanto detto fino ad ora, appare evidente l’urgenza di regolarizzare i fabbisogni formativi in vista dell’applicazione delle nuove norme.

La formazione dei lavoratori ai fini della tutela della loro salute e sicurezza diventa insomma una reale priorità. Ma quanto costa la formazione in azienda? E quanto pesa individuare i fabbisogni formativi? In realtà questo può diventare un «non problema», perché esiste già la soluzione.

Non tutte le aziende lo sanno, infatti, ma esistono varie formule di finanziamento della formazione professionale, tutte rivolte a sostenere la competitività di impresa e l’aggiornamento delle competenze adeguate allo sviluppo e all’innalzamento del livello di sicurezza sul lavoro. Si tratta di soluzioni di finanziamento diverse per modalità di presentazione e strumenti di gestione (fondi ministeriali, fondi degli enti bilaterali, fondi interprofessionali), ma sempre indirizzate ad un unico obiettivo, che è quello di rispettare lo standard di «zero oneri per l’impresa».

Le opportunità formative di Consorzio Global

Consorzio Global, realtà imprenditoriale presieduta da Davide Falteri con sede a Genova e attiva in tutta Italia, offre opportunità formative gratuite alle aziende della filiera del trasporto, mettendo a loro disposizione la propria competenza in tema di «formazione continua» e di accesso ai finanziamenti. Una competenza basata anche sull’esperienza, che, anno dopo anno, ha accresciuto non solo le abilità tecniche e professionali nel campo della formazione finanziata, ma anche il numero di aziende clienti coinvolte nelle attività promosse dal Consorzio.

Nel corso del 2021 Consorzio Global ha interamente gestito una dozzina di piani formativi per le aziende iscritte all’Ente Bilaterale Nazionale EBILOG – settore Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, per un totale di quasi 4.000 ore di formazione suddivise su 626 corsi di formazione lavoratori ex D.Lgs. 81/2008 (interamente gratuiti per le imprese), di cui oltre il 90% in modalità a distanza (e-learning e videoconferenza).

Lo staff dedicato alla formazione di Consorzio Global può gestire il pacchetto completo del finanziamento, dalla presentazione del progetto alla gestione e rendicontazione delle attività, senza incombenze di tipo burocratico e amministrativo per le imprese che beneficiano del contributo.

Investire nella salute e sicurezza dei lavoratori è sempre di più un vantaggio per il benessere aziendale. Per maggiori informazioni è possibile contattare Consorzio Global: tel. 010-0996660 – mail formazione@consorzioglobal.com

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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